L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo islamico
Basema Hamarneh
Maria Adelaide Lala Comneno
Le aree sepolcrali
di Basema Hamarneh
La mancanza di studi sistematici sui criteri di ubicazione [...] islamica riguardo ai cimiteri, considerati in alcuni casi luoghi impuri, mentre in altri diventano importanti centri di preghiera poiché accolgono le sepolture dei personaggi venerati in grado di estendere la loro benedizione e protezione sulle ...
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Il fenomeno urbano. Periodo islamico
Maria Adelaide Lala Comneno
André Raymond
Marianne Barrucand
Il fenomeno urbano
di Maria Adelaide Lala Comneno
Parlare di urbanistica islamica vuol dire affrontare [...] diventano una delle chiavi di lettura dello sviluppo e delle trasformazioni urbane. E così la professione di fede, la preghiera cinque volte al giorno, preferibilmente in comune, comunque in comune il venerdì a mezzogiorno, il digiuno nel mese di ...
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L'Africa islamica: Libia
Enrico Cirelli
Francesca Romana Stasolla
Massimiliano Munzi
di Enrico Cirelli
Inquadramento storico
La Libia si trova in quel vasto settore dell'Africa mediterranea compreso [...] compresi tra l'ascesa al potere e la conquista dell'Egitto. L'edificio si compone di una corte e di una sala di preghiera, con la qibla (direzione della Mecca) orientata a sud/sud-est. All'angolo nord-ovest è il minareto con base quadrata su cui ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Balcanica: Sarajevo
Maria Antonietta Marino
Sarajevo
Città principale della regione della Bosnia-Erzegovina, situata nella [...] di S. per l’armonia delle proporzioni, presenta la caratteristica di avere nel cortile antistante la sala di preghiera un porticato aperto che ricorda i loggiati dell’architettura italiana adriatica. La moschea congregazionale di S. fu costruita ...
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L'Asia islamica. Subcontinente indiano
Laura E. Parodi
Alessandra Bagnera
Subcontinente indiano
di Laura E. Parodi
La conquista musulmana del Subcontinente indiano fu lenta e complessa: iniziò già [...] più antica a oggi conosciuta nel Subcontinente indiano. Ha una corte porticata su tre lati e, a ovest, una sala di preghiera ipostila, con tre navate parallele al muro qiblī, privo del miḥrāb. Le coperture, a tetto piano, erano rette da pilastri di ...
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SUSA (lat. Hadrumetum; Iustinianopolis nei docc. medievali; arabo Sūsa)
F. Cresti
Città della Tunisia centro-orientale, posta sulla sponda meridionale del golfo di Hammamet, a km 140 ca. a S di Tunisi.
Già [...] 6050), con tredici navate perpendicolari al muro della qibla. Essi hanno però in comune tra loro e con la sala di preghiera del ribāṭ il ricorso a un sistema costruttivo di pilastri e volte.La Grande moschea ha conservato diversi elementi decorativi ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le regioni dell'impero bizantino. Costantinopoli
Enrico Zanini
Michael Rogers
Maria Antonietta Marino
Costantinopoli
La città (gr. Βυζάντιον, Κονσταντινούπολις; turco [...] su pianta quadrangolare suddiviso da quattro piloni in tre navate di cui quella centrale occupa la maggior parte della sala di preghiera. Dai pilastri partono i quattro archi su cui poggia la grande cupola centrale; i lati nord e sud, sull’asse che ...
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CAMPANILE
D. Gillerman
Il termine c. nella lingua italiana designa in genere la torre campanaria, ma viene anche usato con riferimento a torri di vario tipo, con o senza campane, mentre in altre lingue [...] scopo precipuo di alloggiarvi campane. Di pari passo con il diffondersi dell'uso delle campane per richiamare i fedeli alla preghiera, la costruzione di veri e propri c. divenne comune, sino alla generale diffusione di torri, munite o meno di campane ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] o galilea maior intorno al quale si dispongono le abitazioni dei singoli monaci, la cui esperienza comune si riduce solo alla preghiera nell'ambito della chiesa; essa è raccordata a questo chiostro ed è costituita da un edificio a navata unica in cui ...
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PAOLINO (Meropius Pontius Paulinus)
G. Chierici
Fu considerato il primo vescovo in Italia dopo quello di Roma. Nato a Bordeaux fra il 353 ed il 355 (la data è ancora incerta) e convertitosi al cristianesimo [...] nel 394, a Barcellona; nell'anno successivo P. si ritirava a Cimitile (v. nola) per condurvi una vita di preghiera e di ascetismo, proponimento che doveva modificarsi dopo la malattia in cui cadde appena arrivato e la convalescenza, durante la quale ...
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preghiera
preghièra s. f. [dal provenz. preguiera (lat. pop. *precaria, sostantivazione femm. dell’agg. precarius «ottenuto con preghiere; precario»: v. precario1)]. – L’atto del pregare, le parole con cui si prega, secondo i sign. fondamentali...
tappeto
tappéto s. m. [dal lat. tapete e tapetum, e questo dal gr. τάπης -ητος, voce di origine iranica]. – 1. a. Porzione, quadrangolare o di forma varia, di tessuto di lana, o anche di seta, cotone e altre fibre vegetali e artificiali, prodotto...