ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] corso di stampa). In ambedue i casi il passaggio rituale attraverso una porta normalmente chiusa vale quale purificazione (dal pongono in assorta contemplazione e in atteggiamento di preghiera. Ricostruito mentalmente l'intero ordine della scena, con ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] proporzioni eguagliano quelle della Madonna, rivolge a lei una silenziosa preghiera. I suoi occhi non guardano però né il Bambino né Museo di San Marco. L’Angelico aveva dato valore rituale al trittico, opponendo la sua immobilità dorata alla storia ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] alla mediazione della Vergine - l'Ave Maria è la preghiera prediletta -, del resto normale in anni di forte presa mariologica della cattura, ancora da parte dello Stato, della stessa ritualità religiosa. Gli esiti di questo processo sono evidenti e ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] riducevano all'essenziale le cerimonie liturgiche e rituali, svalutavano il significato della penitenza e praticavano una vita comunitaria assai semplice, imperniata sulla piena dedizione al lavoro e alla preghiera. Su questo tronco fiorì la devotio ...
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CATTEDRALE
Chiesa principale della diocesi, dov'è la cattedra, o trono, del vescovo; il termine latino cathedralis ('della cattedra') è propriamente aggettivo, sostantivato se riferito a un sottinteso [...] c. si manifestava sul piano liturgico nell'ampiezza del rituale della sua dedicazione, vale a dire della consacrazione come le tribune, che favorissero il raccoglimento durante la preghiera comune. La condizione elitaria che ne sortì venne ...
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Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] problemi di salute anche ricorrendo ad altri mezzi, quali la preghiera, l'autocura e l'assistenza fornita da parenti e da proprie mani, al di fuori dunque del rigido e vacuo rituale che vincola lo svolgimento dell'anatomia pubblica.
La prefazione ...
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Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] controllo di Costante.
56 Eus., v.C. IV 66,1. L’intero rituale funebre celebrato in praesentia a Costantinopoli è descritto in Eus., v.C. IV poteri taumaturgici: aveva ottenuto dagli dei, tramite la preghiera, la pioggia per i suoi soldati e la ...
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Le scuole
Patricia Fortini Brown
Le "scuole"
Nella relazione inviata nel 1497 al duca di Milano sulle istituzioni caritative, l'ambasciatore milanese Battista Sfondrato dichiarava che le Scuole grandi [...] sostituiva ormai la partecipazione diretta, mentre la preghiera era diventata una cosa da professionisti. Le A.S.V., Scuola Grande di San Marco, reg. 8, c. 2; E. Muir, Il rituale civico, pp. 226-228.
126. B. Pullan, La politica sociale, I, p. 42; R ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] inteso come veicolo di immortalità, si possono far risalire a diversi rituali mistici, e agli scritti di Pitagora e di Eraclito. Più mescolano alla precisione anatomica: uno scheletro inginocchiato in preghiera, un altro in una festa mondana, corpi di ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] e i teologi videro in M., per l'esemplarità della sua preghiera, la Chiesa in pellegrinaggio verso Cristo-Dio. All'epoca di e di unione, ma anche segno di protezione usato nel rituale latino medievale dell'adozione dei figli orfani o nati da donne ...
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mihrab
‹miràb› s. m. [adattam. dell’arabo miḥrāb]. – 1. La nicchia posta in una delle pareti interne della moschea, per indicare la qibla, cioè la direzione della Mecca verso la quale deve esser rivolto il viso da chi compie la preghiera rituale:...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...