Ha ragione la maestra. Gioventù non deriva tramite un prefisso o un suffisso da un altro elemento, come, per esempio, giovane. Gioventù, invece, prosegue il latino iuventute(m). Si tratta di un nome primitivo. ...
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Intanto diciamo che insieme è avverbio di più lunga vita e tradizione in italiano, tant’è che proprio a partire da insieme, con cambio di prefisso, nel Cinquecento, si conia assieme. Sarà anche per questo [...] vantaggio cronologico che insieme ha potuto ...
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Non essendovi una regola per la selezione della forma del prefisso indicante ripetizione (re- o ri-), il consiglio è sempre quello di consultare un buon dizionario. Spesso, però, le parole meno comuni [...] non vengono registrate nei dizionari, o non in t ...
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Il termine della chimica organica polialcole (plurale polialcoli) è composto dal prefisso poli- e dal sostantivo alcole, forma adattata di alcool. Poli- è un primo elemento di composizione di origine greca, [...] filtrato attraverso il latino scientifico; ...
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Attilio SangianiIl participio passato di soccombere (dal latino succumbĕre, derivato di cumbĕre 'giacere' con il prefisso sub- 'sotto') non è usato, né, di conseguenza, sono usate le forme composte che [...] lo richiedono.leggi la definizione di soccomber ...
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Entrambi i vocaboli hanno la stessa origine (dal latino praestare). Negli usi popolari, la forma di base è stata rafforzata espressivamente con il prefisso in- (in italiano: im- davanti alla p): da qui [...] imprestare. Prestare va bene sempre, ma, in par ...
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Mio = mì-oRiuscire = riu-scì-re(ma ancheri-u-scì-re, perché «è possibile, specie quando il senso della composizione sia forte, la spezzatura tra prefisso e base», L. Serianni, Italiano, garzantina, cap. [...] I, par. 166)Esclama = e-sclà-ma C’erano suona ...
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Vittoria ParadisiUna parola che deriva da un nome proprio si chiama deonomastico. L’etimologia è trasparente: il prefisso de-, che indica derivazione, e l’aggettivo onomastico ‘relativo a un nome proprio’ [...] (da noi, onomastico è anche il giorno in cui ...
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prefisso
s. m. [dal lat. praefixus, part. pass. sost. di praefigĕre «prefiggere»]. – 1. In linguistica, morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile,...
prefissare1
prefissare1 v. tr. [comp. di pre- e fissare]. – Fissare, determinare in precedenza: p. la data della partenza; in partic., nella tecnica, stabilire i valori che determinate grandezze devono assumere: p. le dimensioni; com. l’uso...
Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il suffisso, uno dei tre tipi di affisso....