centi-
cènti- [Dal lat. centi-, der. di centum "cento"] [MTR] Prefisso SMD (accettato nel SI) che, anteposto al nome di un'unità di misura, ne divide il valore per cento. ...
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. Parola sanscrita che, dalla radice han col prefisso negativo a, vale "il non nuocere". Con essa è designato particolarmente il primo e fondamentale voto dei monaci jaina (anche i brāhmani e i buddhisti [...] osservano come gl'Indiani tutti in qualche modo, questo precetto) consistente nel non produrre, direttamente o indirettamente, nocumento o distruzione ad alcun essere, quale che sia il suo grado nel mondo ...
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tera-
tèra- [Der. del gr. téras "cosa portentosa", atono] [MTR] Prefisso metrologico SI, di simb. T, che, anteposto al nome di un'unità di misura, ne moltiplica il valore per 1012; per es., un teramètro [...] (1 Tm) equivale a 1012 m, cioè a un milione di milione di metri o a un miliardo di kilometri ...
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RADDOPPIAMENTO (fr. redoublement; sp. reduplicación; ted. Reduplikation; ingl. reduplication)
Giacomo Devoto
Prefisso (v.) creato con la ripetizione parziale o totale della radice. Il raddoppiamento [...] parziale più noto è quello del perfetto greco e latino: procedimento puramente morfologico, che si limita a riprodurre una delle consonanti iniziali della radice, standardizzando la vocale nel timbro e: ...
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paralogismo
Dal lat. tardo paralogismus, gr. παραλογισμός, comp. di παρα- «para-» (prefisso che indica sia affinità, somiglianza, sia alterazione) e λογισμός «ragionamento». Termine filosofico che denota [...] in genere un ragionamento fallace con apparenza di validità. A differenza del sofisma (➔), non gli è attribuito l’intento consapevole di ingannare argomentando. La notorietà del termine dipende dall’uso ...
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post-
[dalla prep. lat. post «dopo», «dietro», già impiegata con funzione prefissale]. – Prefisso usato molto più frequentemente per esprimere 'posteriorità nel tempo’ e con funzione prepositiva rispetto [...] prosa giornalistica e nel linguaggio dei mezzi d’informazione, è sempre più produttivo il conio di neoformazioni deonomastiche con il prefisso post-, come nei s. m. e agg. inv. post-‛Arafāt «fase successiva all'uscita di scena di Yāsir ‛Arafāt (1929 ...
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pro-
[dalla prep. lat. prō «fuori», «davanti», «invece di», «in favore di»]. – Prefisso che si unisce frequentemente a verbi (progettare, pronunciare), anche con il significato di estensione nel tempo [...] recentemente, anche per influsso di un uso angloamericano sempre crescente, quando si trova premesso a sostantivi e aggettivi, il prefisso può assumere il valore di ‘favorevole a, in favore di, a vantaggio di’, riprendendo una funzione propria della ...
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etto-
ètto- [Der. del fr. hecto, tratto dal gr. ekatón "cento"] [MTR] Prefisso del SMD, accettato nel SI, che, anteposto al nome di un'unità di misura, ne moltiplica per 100 il valore; simb. h. ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] e una descrizione del fenomeno in italiano cfr. Iacobini 2004).
Ci sono importanti differenze tra i verbi parasintetici e altri verbi prefissati in cui il verbo di base non è una parola corrente.
1.1.1 Proprietà. Si possono distinguere:
(a) i verbi ...
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prefisso
s. m. [dal lat. praefixus, part. pass. sost. di praefigĕre «prefiggere»]. – 1. In linguistica, morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile,...
prefissare1
prefissare1 v. tr. [comp. di pre- e fissare]. – Fissare, determinare in precedenza: p. la data della partenza; in partic., nella tecnica, stabilire i valori che determinate grandezze devono assumere: p. le dimensioni; com. l’uso...