La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] La flessione in italiano si serve esclusivamente di suffissi. Non esistono infatti in italiano prefissi flessivi: la prefissazione è invece usata in derivazione (➔ prefissi). Oltre che da affissi, la flessione può essere espressa anche tramite altre ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] , essi si trovano in tutte le lingue);
(e) le particelle temporali, a metà strada tra avverbi temporali e suffissi o prefissi (come la particella cinese le; l’italiano non ne possiede);
(f) taluni principi discorsivi (➔ testo, struttura del).
Tra le ...
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GRADO DEGLI AGGETTIVI
Le qualità espresse dagli ➔aggettivi possono essere soggette a una gradazione, secondo la misura e l’intensità. Il grado positivo indica la qualità senza alcun termine di confronto [...] il significato
Carla è molto arzilla oggi
Il film era particolarmente bello
– premettendo all’aggettivo di grado positivo ➔prefissi o ➔prefissoidi come super-, iper-, ultra-, stra-, sovra-
Il pullman oggi era strapieno
– ripetendo due volte l ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] formazioni in questione il valore di «al di là, oltre, da un luogo a un altro» (Iacobini 2004: 135; ➔ prefissi). Adotta questa prospettiva il dizionario Sabatini & Coletti (2007), che descrive la struttura argomentale di tutte le voci verbali a ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] a quelli rilevabili in molte altre lingue.
In primo luogo, consideriamo i processi di assimilazione. La nasale finale dei prefissi con- e in- subisce l’assimilazione per punto di articolazione se segue una consonante ostruente; per es., inconsueto [i ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] realizza in italiano tramite suffissazione (cfr. Merlini Barbaresi 2004: 265-266 per una lista completa). Tuttavia, anche la prefissazione ha questa funzione: si pensi a casi come maxiprocesso o semipieno (cfr. Iacobini 2004: 147-153 per un’indagine ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] mano libera o mediante una pinza portaaghi; il filo può essere di lino, seta, catgut, metallo ecc., in rapporto agli scopi prefissi, per i quali inoltre si applicano i p. in forma differente, dando luogo alle varie suture. Il p. infine viene serrato ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] della Calabria anche dopo laterale: alzare [alˈʣare]. Se invece l’affricata è preceduta da fricativa, come nel caso dei prefissi s- o dis-, allora registriamo [s-ʧ] al Nord come in [disˈʧɛrnere] discernere e [ʃː] al Centro-Sud [diʃˈːɛrnere].
Anche ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] di interfissi (in particolare -er-: cant-er-ellare, salt-er-ellare), mostrano spesso anche l’ulteriore presenza del prefisso s-: s-mangi-ucchi-are, s-vol-acchi-are. Infine, gli alterati deverbali ricorrono spesso nella cosiddetta perifrasi continua ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] di ‹x›, dei nessi latini ‹ti› e ‹ci› e di combinazioni quali ‹ct›, ‹nct›, ‹pt›, ‹mpt›. Sono diffusi anche i prefissi ‹ex›, ‹ad›, ‹ob› e le notazioni grecizzanti ‹ph›, ‹th› e ‹y›. Infine, molte parole si presentano in scriptio continua e il ...
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prefissare1
prefissare1 v. tr. [comp. di pre- e fissare]. – Fissare, determinare in precedenza: p. la data della partenza; in partic., nella tecnica, stabilire i valori che determinate grandezze devono assumere: p. le dimensioni; com. l’uso...
prefissare2
prefissare2 v. tr. [der. di prefisso]. – Fornire di prefisso una parola: p. un verbo, un aggettivo, un sostantivo, per dare luogo a nuove unità lessicali. ◆ Part. pass. prefissato, anche come agg., di parola fornita di prefisso;...