Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] congresso cattolico tenuto a Bergamo nel 1877 (l’anno prima a Bologna il congresso era stato sciolto dal prefetto, dopo incidenti causati dall’aggressione di una folla anticlericale ai congressisti), Paganuzzi ammoniva: «Senza l’Opera dei Congressi ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] del 312 Costantino scrive a Massimino perché non seguiti a perseguitare i fedeli di Cristo. Massimino invia un rescritto al prefetto del pretorio Sabino, in cui ordina di porre fine alla politica repressiva, senza null’altro concedere: ragion per cui ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] dopo la morte di Pio IX. La stessa tendenza alla latinizzazione degli Orientali, appoggiata anche dal cardinal Barnabò, dinamico prefetto di Propaganda dal 1856 al 1874, appare in alcuni schemi di decreti preparati per il Vaticano I, mai approvati ...
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prefetto
prefètto s. m. [dal lat. praefectus, propr. «preposto, messo a capo» (der. di praeficĕre, comp. di prae «avanti» e facĕre «fare»)]. – 1. Nell’antica Roma, funzionario o ufficiale investito di funzioni giurisdizionali per delega di...
prefettura
s. f. [dal lat. praefectura, der. di praefectus «prefetto»]. – 1. Nell’antica Roma, la carica di prefetto; anche, il territorio governato da un prefetto e gli uffici da lui dipendenti (dalla fine del sec. 4° a. C. erano dette prefetture...