Nobile romano (sec. 14º). Prefetto di Roma, fece assurgere la sua famiglia alla massima potenza, divenendo di fatto signore del Patrimonio della Chiesa in Tuscia. Avendo rifiutato obbedienza a Cola di [...] Rienzo, fu costretto con le armi alla consegna di Vetralla e altre terre e alla rinuncia alla dignità prefettizia, che riottenne solo dopo un atto di soggezione (1347). Rimase però sempre ostile a Cola ...
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Figlio primogenito (m. Viterbo 1387) di Giovan ni III. Alleatosi con Perugia e gli Orsini, fu dapprima ostile al pontefice Urbano V, da poco ritornato in Italia; ma poi si sottomise. Divenne (1375) signore di Viterbo, dove rimase fino al 1387, quando il card. Tommaso Orsini ottenne con le armi la resa della città. Fallito il suo tentativo di fuga, fu ucciso dal popolo. Entrò così momentaneamente in ...
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Figlio (sec. 12º) di Pietro I, ricevette la prefettura (1167) da Federico Barbarossa, in compenso dell'aiuto dato a questo dal padre. Cercò inutilmente di ottenere la signoria di Tuscolo e di allargare il suo dominio sulla Tuscia. Dopo la pace stipulata tra Federico e papa Alessandro III, si ritirò in Viterbo con l'antipapa Callisto III, finché, accortosi dell'inutilità della ribellione, si sottomise ...
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Successore (m. 1268) di Pietro III, non volle restituire Civitavecchia e altre terre alla Chiesa, com'era nei patti del suo predecessore; si alleò perciò con Manfredi contro il pontefice Urbano IV. Dopo varie vicende, alla venuta di Carlo d'Angiò si accordò contro l'antico alleato (1265) con il pontefice, ricevendo l'investitura feudale dei suoi beni. Fu ferito nella battaglia di Tagliacozzo ...
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Figlio (m. 1304 circa) di Pietro IV, ottenne la prefettura nel 1272. Dapprima in amicizia con la S. Sede, si venne poi allontanando, senza però giungere a una rottura decisa; nel 1285 fu in lotta con gli Orsini. Risollevò le sorti della casa nonostante il suocero Guido di Montfort diseredasse, non approvando il matrimonio, la figlia Tommasia. Gli succedette il fratello Manfredi ...
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Figlio (m. 1337 circa) di Pietro IV, succeduto al fratello Pietro V nella prefettura (1304 circa), fu, al contrario del fratello, ostile al papato, e sostenne Enrico VII. S'impadronì (1313) di Orvieto, assumendone per breve tempo il governo; fu cacciato dai guelfi sopravvenuti da Perugia. Favorì in seguito per breve tempo Ludovico il Bavaro, ma poi lo abbandonò ...
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Figlio (m. dopo il 1223) di Giovanni I, continuò la politica del padre ostile al papa; ma alla morte di Enrico VI stimò conveniente cedere e venne investito della prefettura da Innocenzo III (1198). Ma con la venuta di Ottone IV si schierò, insieme con i figli, dalla sua parte e fu anch'egli travolto nella sconfitta dell'imperatore ...
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Successore (sec. 12º) di Giacomo nella prefettura, in un primo tempo favorì Adriano IV contro l'imperatore (in quel tempo ebbe forse in custodia Arnaldo da Brescia). Ma poi passò dalla parte del Barbarossa e sostenne l'antipapa Vittore IV contro Alessandro III; per la sua fedeltà all'impero ottenne favori anche per il figlio Giovanni ...
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Successore (m. 1262) di Giovanni II, dopo aver parteggiato per Federico II si schierò con il pontefice Gregorio IX, per cui l'imperatore gli tolse con le armi (1246) Vico e Bieda. Morto Federico II, recuperò le sue terre, ottenendo anche Civitavecchia col patto che, alla morte, sarebbe stata restituita alla S. Sede ...
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prefetto
prefètto s. m. [dal lat. praefectus, propr. «preposto, messo a capo» (der. di praeficĕre, comp. di prae «avanti» e facĕre «fare»)]. – 1. Nell’antica Roma, funzionario o ufficiale investito di funzioni giurisdizionali per delega di...
prefettura
s. f. [dal lat. praefectura, der. di praefectus «prefetto»]. – 1. Nell’antica Roma, la carica di prefetto; anche, il territorio governato da un prefetto e gli uffici da lui dipendenti (dalla fine del sec. 4° a. C. erano dette prefetture...