Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] fresco) o un infinito verbale, per lo più retto da preposizione (andare a parare, darsi da fare). In alcuni casi il predicato può reggere sintagmi più complessi: essere sulla bocca di tutti, andare a farsi benedire, far venire il latte alle ginocchia ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] natura: sintattica, morfologica, semantica o distribuzionale. Ad es., il verbo è distinto dal nome sintatticamente, perché serve da predicato anziché da argomento; morfologicamente, perché il verbo è flesso per tempo, modo e persona e il nome no ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] , oltre che dall’italiano L2, accomunandola ai pidgin e creoli a base spagnola e portoghese, dove lo stesso verbo ha anche funzione di predicato di esistenza al pari di c’è.
Le varietà iniziali di italiano L2 in Italia e FAI, ISE e Lingua franca sono ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] persona singolare per il verbo di modo finito e il plurale maschile (di rado femminile) (32) per la parte nominale del predicato (aggettivo: 32; nome: 33; participio passato: 34) (Lepschy & Lepschy 1977: 215):
(31) si è partiti all’alba
(32) si è ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] delle sigarette?, vorrei delle Marlboro.
Da un punto di vista sintattico il sintagma nominale con partitivo può stare prima del predicato, come ➔ oggetto diretto (5) o come ➔ soggetto (6):
(5) comprate della frutta
(6) ci vuole dell’olio d’oliva per ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] affermarsi della s. logicizzante, basata sul parallelismo logico-grammaticale. L’introduzione dei termini ‘soggetto’ e ‘predicato’ nella terminologia grammaticale risale appunto a quest’epoca (sebbene essi fossero già presenti in Boezio). Fino alla ...
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Biologia
Corrispondenza fisiologica, ossia identità o somiglianza delle funzioni di organi per altri versi disparati (le somiglianze anatomo-morfologiche, relative al valore architettonico e costituzionale [...] i divieti di applicazione analogica.
Filosofia
Nella logica, si dice analogiaa. del termine la proprietà che ha un termine o predicato di dirsi in senso non totalmente diverso di cose totalmente diverse. Si distingue in a. di attribuzione e a. di ...
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Caso della declinazione latina, collocato dai grammatici antichi al sesto posto nell’ordine dei paradigmi flessionali. In età moderna la denominazione è stata applicata dai linguisti occidentali anche [...] siano o possano essere sciolte da ogni legame sintattico diretto con la proposizione reggente. In esso il soggetto e il predicato vengono posti nel caso ablativo: per es.: confecto punico bello secundo («terminata la seconda guerra punica»), adhuc eo ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] conoscitiva, è essa stessa definita sintesi. Nella logica kantiana sono detti sintetici i giudizi nei quali il concetto del predicato non è implicito in quello del soggetto ma è a esso collegato dalla stessa funzione giudicatrice, che determina così ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] negli esempi (28) e (29), e quello in cui il gerundio arriva a esprimere un’azione successiva rispetto alla predicazione principale, come invece negli esempi (30) e (31). L’interpretazione è, almeno in parte, dettata dalle proprietà aspettuali dei ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον «detto, asserito»]. – 1. Ciò che...
predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...