Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] una testa verbale cui si accompagna indissolubilmente un certo tipo di complemento, e il cui significato non è del tutto predicibile a partire dagli elementi costitutivi. Rientrano in questo gruppo verbi come andare in porto, andare in onda, dare i ...
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COPULA
Nell’analisi logica, si definisce copula la voce del verbo essere che nel ➔predicato nominale lega il soggetto alla parte nominale (o nome del predicato) costituita da un nome o da un aggettivo
L’opossum [...] è un animale
Il mare era calmo
Molto più raro l’uso di copula in riferimento alla congiunzione ➔copulativa e ...
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analitico/sintetico, giudizio
Nella logica kantiana, giudizio analitico è quello nel quale il concetto del predicato è implicitamente contenuto nel concetto del soggetto, e in cui quindi basta «analizzare» [...] , perché non estende la conoscenza, ma la chiarisce soltanto. Giudizio sintetico è, invece, quello nel quale il concetto del predicato non è implicito in quello del soggetto ma è a esso collegato dalla stessa funzione giudicatrice, che determina così ...
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In grammatica, complemento che pone un limite alla genericità di un giudizio, di un predicato; per es., «essere superiore di numero, maggiore d’età; essere scadente in matematica» ecc. ...
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Poetessa svedese (Göteborg 1900 - Alingsås 1941). L'immoralismo eroico di Nietzsche, l'umanesimo socialisteggiante predicato da E. Blomberg e la psicanalisi formano il sostrato della sua opera lirica e [...] narrativa, in cui si rispecchia il cammino ideale di tutta una generazione: dalla rivolta alla religione tradizionale fino al vitalismo e al nichilismo. Alle prime raccolte di poesie: Moln ("Nubi", 1922); ...
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Thomson William
Thomson 〈tòmsn〉 William [STF] Nome di Lord Kelvin prima dell'assunzione del predicato nobiliare (1892), al quale sono legate le locuz. ricordate nel seguito; per le locuz. nelle quali, [...] nell'uso, il nome T. s'alterna a Kelvin si rinvia a Kelvin. ◆ [TRM] Calore T. e coefficiente di T.: v. termoelettricità: VI 189 c. ◆ [EMG] [TRM] Effetto T.: (a) uno dei tre effetti termoelettrici: (v. ...
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Matematica
Nella logica, ciascuno dei modi con cui può configurarsi il nesso fra soggetto e predicato.
Nella sillogistica aristotelica, i giudizi erano distinti a seconda che il nesso che univa il soggetto [...] al predicato non fosse più la semplice asserzione di uno stato di fatto (S è P), ma quella di una realtà necessaria (S è necessariamente P) o di una realtà soltanto possibile (S può essere P); I. Kant, in una delle categorie principali, quella della ...
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Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] Id., Il peccato. Plausi e botte. Frantumi. Altri scritti, Milano, Garzanti, 1983, p. 30)
Tali enunciati non contengono alcun predicato verbale e possono essere completati sulla base della forma linguistica dell’enunciato: «Ve l’ha dato lei?» «Sì, sì ...
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PROPOSIZIONI
Una proposizione è formata da due o più parole organizzate intorno a un verbo (➔predicato verbale)
Rosa dorme
Nicola guarda la tv
Monica ama le poesie di Jacques Prévert
Dal punto di vista [...] sintattico, le proposizioni possono essere di quattro tipi:
Dal punto di vista del significato, possono appartenere a diverse categorie ...
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GIUDIZIO (fr. jugement; sp. juicio; ted. Urteil; ingl. judgment)
Guido Calogero
In generale, nome della funzione logica che connette, affermativamente o negativamente, un soggetto con un predicato.
La [...] una semplice identità e pensando quindi che non si potessero avere altri giudizî all'infuori di quelli in cui il soggetto fosse predicato di sé stesso. In un caso e nell'altro non si giustificava il giudizio nella sua forma più piena e normale, come ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον «detto, asserito»]. – 1. Ciò che...
predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...