convenienza, principio della
Nel pensiero di Leibniz, il principio (detto anche del meglio) al quale è ispirata la volontà di Dio, in quanto fondamento delle verità di fatto. Dio avrebbe potuto scegliere [...] implica in sé tutti gli altri e, di conseguenza, nelle verità di fatto il legame che unisce il soggetto al predicato non è né arbitrario (come in Cartesio) né logicamente necessario (come in Spinoza), ma razionale. In virtù del principio della ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] a Dio. Ovvio è perciò che tale riflessione non abbia mirato a porre un'autonoma forma spirituale o categoria assumente a predicato la c.d. attività estetica diffusa, o in modo specifico ciò che la modernità ha considerato arte. Questo giudizio circa ...
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OTTOBONI, Marcantonio
Antonio Menniti Ippolito
OTTOBONI, Marcantonio. – Nacque a Venezia l’11 marzo 1596, primo dei nove figli di Marco di Marcantonio e di Vittoria Tornielli.
La famiglia apparteneva [...] avendo già fornito alla Serenissima, quando Ottoboni nacque, un cancelliere grande, avendo un altro membro, Leonardo, in predicato di diventarlo, e prestando al servizio pubblico il padre di Marcantonio, Marco, uno dei più apprezzati funzionari della ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...]
(50) vedo Maria fumare sul balcone → vedo Maria che fuma sul balcone
Un caso particolare è rappresentato dalle strutture a predicazione secondaria in cui ricorre il verbo avere e un oggetto diretto che individua una parte del corpo del soggetto:
(51 ...
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funzione caratteristica
funzione caratteristica per un sottoinsieme S di un insieme X, (S ⊆ X), è la funzione ƒS: X → {0, 1} tale che, per ogni x ∈ X, il suo valore è 1 se x appartiene a S, è 0 altrimenti:
Tale [...] ) è una proposizione vera, associa il valore 0 (o, comunque indicato, il valore «falso») a quelli per i quali è una proposizione falsa. Analogamente, se il predicato è binario, ternario, n-ario si considerano le coppie, terne, n-ple di elementi di A. ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] di processi (introdotte da R. Milner nello stesso periodo).
Le logiche temporali sono logiche modali (di tipo proposizionale o predicativo) i cui operatori fondamentali esprimono la validità di un'asserzione p da un certo istante in poi (Gp) o in ...
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Banchetto in occasione dei ludi romani, che si celebrava in specie quando essi si protraevano per tre giorni continui e per tutta la durata del giorno. Gli editores di giuochi offrivano un epulum in taberne [...] prima il pubblico che assisteva ai ludi stava tutto il giorno senza mangiare (Cass. Dio, XXXVII, 50). La voce epulo era un predicato di due divinità, di Giove e di Mercurio, che ricorre in alcune iscrizioni urbane.
Per l'epulum Iovis, v. epuloni. ...
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GIULINI DELLA PORTA, Cesare
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 25 sett. 1815 dal conte Giorgio, membro della reggenza di governo alla caduta del Regno Italico nel 1814, commissario per la liquidazione [...] - la stessa dello storico Giorgio, suo bisavolo - alla quale il nonno Cesare aggiunse per via ereditaria il predicato della Porta. Poco si sa della sua formazione giovanile; morto prematuramente il fratello maggiore Rinaldo (1813-37), grande ...
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predicati, linguaggio dei
predicati, linguaggio dei linguaggio formale in cui è possibile rappresentare simbolicamente frasi espresse nel linguaggio naturale aventi una struttura più elaborata degli [...] un elemento del dominio D;
• a ogni lettera funzionale ƒin, una funzione di dominio Dn e codominio D;
• a ogni lettera predicativa Ajn una relazione a n posti nell’insieme D (cioè un sottoinsieme del prodotto cartesiano Dn).
A titolo di esempio viene ...
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enallage
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nello scambiare le parti del discorso, o i modi e i tempi verbali, o il numero dei nomi, contravvenendo alle norme grammaticali per variare il discorso. [...] L'uso dell'aggettivo per l'avverbio è l'e. più comune, quantunque esso si giustifichi con la funzione che assume frequentemente il predicato nella lingua latina: e cominciommi a dir soave e piana (If II 56); ed el sen gì, come venne, veloce (Pg II 51 ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον «detto, asserito»]. – 1. Ciò che...
predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...