WANGA, Federico di
Emanuele Curzel
WANGA (Vanga), Federico di. – Nacque probabilmente negli anni Settanta del XII secolo; il padre si chiamava Adelperone, la madre era Matilde, figlia di Bertoldo I [...] della Val Venosta e vantava legami parentali con i conti di Tirolo e perfino, alla lontana, con gli Staufen; il predicato de Wanga si riferiva a una località posta ai margini occidentali dell’altopiano del Renon, a nord di Bolzano, dove suo ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] domenica («La Repubblica» 3 luglio 2008)
La forma maschile dell’aggettivo qualificativo incinta si trova anche nella frase predicativa accanto a quella femminile (10):
(10)
a. Thomas Beatie, il “transgender”, primo uomo al mondo ad essere rimasto ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] i nomi che riempiono le posizioni argomentali: si vedano i diversi valori di fare in fare una torta (dove è predicativo, nel senso di «preparare, cuocere»), fare l’ingegnere (copulativo, con senso assimilabile a «essere»; su questo valore di fare cfr ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] in un enunciato successivo. A differenza di una circostanziale come (12), una finale come (13) si lascia staccare da un predicato come farlo ma non da una ripresa anaforica satura dell’intero processo principale come questo, questo fatto (è accaduto ...
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ROSSETTI DE SCANDER, Domenico
Simone Volpato
– Nacque a Trieste il 19 marzo 1774 da Antonio de Rossetti (il ceppo era originario di Venezia) e da Orsola Perinello, in una famiglia dedita al commercio [...] patriziato (il padre fu nominato conte da Maria Teresa d’Austria nel 1775, anno in cui al cognome venne aggiunto il predicato ‘de Scander’), aggregata al consiglio dei Patrizi nel 1776.
Tra il 1785 e il 1790 il giovane Rossetti frequentò il collegio ...
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terzo escluso, principio del (detto anche principio del medio escluso, o del mezzo escluso)
terzo escluso, principio del
(detto anche principio del medio escluso, o del mezzo escluso) Uno dei principi [...] costituenti una contradictio, cioè dati un giudizio affermativo e un giudizio negativo di ugual soggetto e di ugual predicato, non solo essi non possono essere né contemporaneamente veri né contemporaneamente falsi (cosa già stabilita dal principio ...
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TEMPI SEMPLICI
I tempi semplici dei verbi si formano unendo la ➔radice del verbo con la ➔desinenza. La radice porta il significato vero e proprio, mentre la desinenza porta le informazioni grammaticali, [...] e cioè il genere e il numero del soggetto
Giovanni abita davanti a casa mia
Da piccola mia sorella si ruppe un braccio
I tempi semplici nei vari ➔modi sono:
VEDI ANCHE predicato verbale ...
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RADICE
Nelle parole che appartengono a categorie grammaticali variabili o a una stessa famiglia etimologica, è possibile riconoscere due elementi fondamentali:
– la ➔desinenza, cioè la parte soggetta [...] soggetta a variazione, che contiene il significato fondamentale della parola.
Ad esempio, le parole correre, corrente, corridore, corriere, corsa, corsaro, córso condividono tutte la stessa radice corr- / cors-.
VEDI ANCHE
nomi
predicato verbale ...
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BUONDELMONTI (de Bondelmontibus, de Montebonis, da Montebuoni), Giovanni
Gerhard Rill
Appartenente al ramo di Estimo della nota famiglia fiorentina, il B. nacque da Andrea di Lorenzo e da Maddalena [...] era entrato a far parte del popolo, rinunziando alla nobiltà (decreto del 30 nov. 1393), aveva assunto ufficialmente il predicato "da Montebuoni" (deMontebonis), col quale viene talora indicato anche il B. nei documenti a lui relativi. Dei fratelli ...
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sintesi
In generale, ogni forma conoscitiva che, partendo da elementi singoli, giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all’analisi, la quale studia un complesso unico di realtà scindendolo [...] è già implicito nel soggetto), dai giudizi sintetici a posteriori, propri della conoscenza induttiva (che accresce col predicato il contenuto ideale del soggetto, ma per l’empiricità sperimentale di tale aggiunta non possiede mai valore universale ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον «detto, asserito»]. – 1. Ciò che...
predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...