Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] accordo di persona e numero, e talvolta anche di genere. Si distinguono due tipi di predicato: il predicato verbale e il predicato nominale (➔ predicato, tipi di).
Attraverso il verbo che occupa il posto della testa, il sintagma verbale intrattiene ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] gli estremi cronologici della sua morte (Colpi, p. 107). Controverso è, invece, dove il C. venisse al mondo, sebbene il predicato di "veneziano" o "da Venezia", che ne accompagna il nome presso alcune fonti e in qualche carta d'archivio, induce a ...
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sbigottire
Alessandro Niccoli
Ricorre due volte come medio intransitivo, con il significato di " restare profondamente turbato " fin quasi a smarrire la lucidità della mente: If VIII 122 Tu, perch'io [...] , ch'io vincerò la prova, e XXIV 16.
Negli altri esempi compare il participio passato ‛ sbigottito ' in funzione di predicato o schiettamente aggettivale, con il valore di " avvilito ", " sgomento ": Vn VII 1 io, quasi sbigottito de la bella difesa ...
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tropo
Dal lat. tropus, gr. τρόπος, affine a τρέπω «volgere; adoperare con altro uso». Accanto a quello generale di «modo, modalità», il termine acquisisce un significato specifico nella filosofia antica, [...] a seconda dei contesti. Nella logica peripatetica, τρόπο (sono i «modi del sillogismo», ossia le modalità con cui il predicato inerisce o non inerisce al soggetto (Analitici primi, I, 8, 29b e segg.); nel pensiero scettico t. della sospensione ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] romanze e italiano) – svolge alcune funzioni specifiche:
(a) mette in scena due agenti: il primo è il soggetto del primo predicato; l’altro quello del secondo all’infinito;
(b) stabilisce tra i due agenti una precisa relazione: il primo è istigatore ...
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Hamilton, Sir William
Filosofo scozzese (Glasgow 1788 - Edimburgo 1856). Compì gli studi a Glasgow e a Oxford. Insegnò (dal 1821) storia e (dal 1836) filosofia a Edimburgo. La sua filosofia fonde motivi [...] dal criticismo kantiano. Tra le sue dottrine particolari, merita menzione quella della cosiddetta «quantificazione del predicato», che ha avuto influsso sul posteriore sviluppo della logica matematica e simbolica. Opere principali: Discussions ...
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decisione, problema della
In logica matematica, la ricerca di un procedimento effettivo che consenta di stabilire se una certa proprietà o relazione convenga o no a certi enti. Procedimento ‘effettivo’ [...] effettivo, nel senso sopra detto, per stabilire se un qualunque elemento appartenga o no a I. S’intende per predicato decidibile ogni predicato (cioè ogni proprietà che può convenire o meno a un individuo, oppure una relazione che può sussistere o no ...
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tetico, giudizio
Dal lat. tardo thetĭcus, gr. ϑετικός, der. (come ϑέσις «posizione, cosa che viene posta») dal tema di τίϑημι «porre». Nella logica filosofica, sono detti giudizi t. (anche giudizi di [...] ) quei giudizi in cui si asserisce (o nega) soltanto l’esistenza del soggetto e che pertanto appaiono privi di predicato. Nella dialettica idealista, l’aggettivo tetico significa «riguardante il momento della tesi», cioè del pensiero «che si pone ...
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tale
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo e pronome t. ricorre 10 volte nella Vita Nuova, 34 nelle Rime, 38 nel Convivio e 189 nella Commedia. ‛ Tal ', costante in poesia tranne di fronte a parola iniziante [...] XX 134, Pd VII 18 d'un riso / tal, che nel foco faria l'uom felice, XV 35, XVII 108: per lo più t. inizia il verso). Quale predicato, t. è in rima (If II 91 tale / che la vostra miseria non mi tange; XXIII 107), in cesura (Pg XXIV 33 e sì fu tal, che ...
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modalita
modalità
In generale, modi di essere di enunciati o di proprietà che sono attribuibili a un soggetto. Nel primo caso, utilizzando la terminologia medioevale, si parla di m. de dicto, poiché [...] è sapiente’); nel secondo caso si parla invece di m. de re, poiché la m. specifica il modo nel quale il predicato inerisce alla res, ossia al soggetto (per es., ‘Giobbe è necessariamente sapiente’). Già Aristotele (Analitici primi, I, 8, 29 b-35 ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον «detto, asserito»]. – 1. Ciò che...
predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...