In linguistica, la parte di un enunciato o di una serie di enunciati che aggiunge informazioni a ciò che è dato come già noto (tema); può coincidere con il predicato (es., il libro è sulla tavola, dove [...] il libro rappresenta il tema ed è sulla tavola il r.), oppure essere costituito dalla ripresa di una parte dell’enunciato appena espresso (Quale strada devo prendere, quella a destra o quella a sinistra? ...
Leggi Tutto
MOLTEPLICITÀ
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
. Il problema filosofico della molteplicità nasce nella scuola eleatica, con la polemica zenoniana in difesa di Parmenide. Considerato l'ente parmenideo [...] soprattutto nel suo predicato di unità, esso si contrappone al mondo delle cose apparenti, costituendo con esso l'antitetico binomio dell'unità e della molteplicità: Zenone dimostra quindi gli assurdi derivanti dal presupposto della realtà molteplice ...
Leggi Tutto
Formalizzazione della vaghezza
Settimo Termini
Il problema della formalizzazione della vaghezza pone domande innovative al confine tra problemi concettuali e problemi tecnici. In particolare ci chiediamo [...] troppo semplice perchè possa riuscire a carpire aspetti essenziali di una nozione estremamente sottile e sfuggente come quella di predicato vago (non a caso espulsa da Gottlob Frege dal dominio della logica). Si ha l’impressione che l’impostazione ...
Leggi Tutto
Categoria morfologica delle lingue latina e osco-umbra, di natura aggettivale, caratterizzata dal suffisso -nd-. Nei verbi transitivi ha valore passivo, può indicare il futuro e la necessità ed essere [...] usato sia come attributo sia come predicato, oppure in maniera impersonale; nei verbi intransitivi solo come predicato impersonale. Nel latino tardo resta relegato nella coniugazione perifrastica e non è conservato nelle lingue romanze. ...
Leggi Tutto
Una tra le più importanti diramazioni del ramo milanese dei M. di Firenze (del quale è incerto chi sia stato il capostipite) fu quella dei M. di Nosigia, che più tardi assunsero il predicato di Marignano. [...] Capostipite fu Paolo, da cui discesero Giovanni Angelo, che fu poi papa Pio IV, Gian Giacomo detto il Medeghino (v.); la casata è tuttora fiorente ...
Leggi Tutto
Fu eletto dagli Apostoli di Gesù a completare il numero dei dodici in luogo del traditore Giuda Iscariota (Atti 1, 15-26). Varie le leggende sorte attorno a M.: secondo una tradizione avrebbe predicato [...] in Etiopia subendovi il martirio, altre lo dicono lapidato dai Giudei. Festa, 14 maggio (fino al 1970, 24 febbr.). A lui si attribuiva l'apocrifo Vangelo di M., da alcuni identificato con le Tradizioni ...
Leggi Tutto
Famiglia feudale della Marca Trevigiana la cui fortuna incominciò con Ecelo, cavaliere francone, che ebbe (1026-36) in feudo da Corrado II i castelli di Onara (Padova) e di Romano (Vicenza). Assunse il [...] predicato da R. dopo la distruzione di Onara (1198). Potente per la forte posizione dei suoi castelli, si mescolò alle lotte dei comuni del Veneto, militando ora tra i guelfi ora tra i ghibellini. Fra i suoi membri più famosi: Ezzelino II, che ...
Leggi Tutto
Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome [...] atono e non è necessario ai fini della compiutezza sintattico-grammaticale dell’enunciato (Salvi 1988: 65-66).
La denominazione dativo etico deriva dalla grammatica latina, dove il pronome personale al ...
Leggi Tutto
epsilon
èpsilon [gr. epsilòn "semplice"] [LSF] Nome della lettera greca ε (e breve) maiusc. Ε. ◆ [ALG] Operatore ε: introdotto da D. Hilbert nella logica dei predicati del 1° ordine, in relazione a un [...] predicato monadico P sceglie o privilegia un particolare elemento tra tutti quelli che appartengono a P. ◆ [FSN] Mesone ε: v. nucleone: IV 207 b. ...
Leggi Tutto
NEGAZIONE (fr. négation; sp. negación; ted. Verneinung; ingl. negation)
Guido CALOGERO
Filosofia. - Il latino negatio corrisponde, già nella terminologia logica di Boezio, all'ἀπόϕασις della logica aristotelica, [...] "teologia negativa" può ben procedere via negationis per costruire il concetto della divinità togliendo ogni limitatezza ai predicati definiti del pensiero umano. D'altra parte, la negazione si chiarisce anche implicita all'affermazione stessa, come ...
Leggi Tutto
predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον «detto, asserito»]. – 1. Ciò che...
predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...