La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] è una funzione tipica del linguaggio umano, verbale e segnato; considerata un «universale pragmatico» malgrado le apparenze, la parte di enunciato negata non è il predicato della principale ma quello della subordinata (sottolineata nei due esempi 12 ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...]
Le completive oblique hanno nella maggioranza dei casi reggenza verbale, ma possono dipendere anche da un nome, da massimo, è allora che si cade più facilmente
(c) Strutture predicative formate dal verbo essere alla terza persona sing. seguito da un ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] prima coniugazione,-e per le rimanenti; ➔ coniugazione verbale). Il participio passato regolare si forma con l’ si hanno più voglie (Pavese 1949: 64)
Se, invece, il predicato è un verbo intransitivo che seleziona avere, il participio è accordato al ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] metta a disposizione un referente adeguato. In (1) il predicato associato a essa – cioè è la circonferenza di un cerchio l’identificazione con Francesca; in (2) l’espressione verbale non sono riuscita a implica l’inesistenza del referente il ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] (a, da, in, per, come, quale, in qualità di).
Anche se concorda con l’oggetto, il complemento predicativo è parte integrante del sintagma verbale:
(19) hanno eletto Luca rappresentante degli studenti
(20) lo considero una brava persona
I complementi ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] gerundio arriva a esprimere un’azione successiva rispetto alla predicazione principale, come invece negli esempi (30) e (31 Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2° (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale; la subordinazione), pp. 571-592.
Migliorini, ...
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Le interrogative indirette sono frasi subordinate che hanno la forma di una domanda che non è autonoma, come quella veicolata dalle ➔ interrogative dirette (1), ma dipende da un verbo (2-3), un aggettivo [...] vuole mettere in evidenza, lo si può collocare a sinistra del suo predicato, come in (34), o lo si può anche estrarre dall’interrogativa che dia conto del vario distribuirsi di questi due modi verbali in queste frasi è ancora in atto. L’opinione più ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] (Voghera 2004: 65), vale a dire costituiti da una testa verbale cui si accompagna indissolubilmente un certo tipo di complemento, e il cui significato non è del tutto predicibile a partire dagli elementi costitutivi. Rientrano in questo gruppo verbi ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] una finale come (13) si lascia staccare da un predicato come farlo ma non da una ripresa anaforica satura dell’intero , il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2° (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 818-825 (2a ed. 2001 ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] meno verbo’ dell’infinito nominale. Quest’ultimo, essendo più verbale del nome d’azione, conserva la reggenza dell’oggetto modo da aggettivi gli avverbiali (46 e 47) riferiti al predicato:
(45) Mario parte per Tokio domani alle cinque da Fiumicino ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
predicativo
agg. [dal lat. tardo praedicativus]. – 1. Del predicato, che concerne il predicato. In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); complemento p., aggettivo o sostantivo...