Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] o nome della costruzione equativa sono al plurale, riflesso della regola generale per la quale nell’impersonale la parte nominale del predicato è al plurale (20 e.) (Cennamo 1993: 36; Salvi 1988):
(20) a. ieri si è arrivati tardi
b. si è spensierati ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] nei tratti di numero e ➔ genere:
(9) Maria è un’insegnante
(10) i ragazzi sono golosi di pizza
Un tipo specifico di predicato si ha nei costrutti con verbi copulativi, che non sono autonomi dal punto di vista lessicale e necessitano di un complemento ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] 1)
a. Mario ha rotto la finestra
b. Luigi ha ferito il fratello
Dal punto di vista dell’➔aspetto i predicati della frase transitiva prototipica denotano una situazione avente un punto finale (oltre il quale l’evento non può continuare; tecnicamente ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] a uno:
(1) ho preso tre arance
(2) beve molti caffè
Oltre a questa, il plurale ha anche altre funzioni. Con predicati generali, il plurale dei nomi indica tutti i componenti di un determinato insieme:
(3) gli italiani [= «tutti gli italiani»] sono ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] della mia. Al posto di migliore e peggiore è possibile anche l’uso delle forme avverbiali meglio e peggio in posizione predicativa: Il suo ultimo film è meglio / peggio dei precedenti. Infine, anche l’avverbio più fa da comparativo suppletivo a molto ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...]
(50) vedo Maria fumare sul balcone → vedo Maria che fuma sul balcone
Un caso particolare è rappresentato dalle strutture a predicazione secondaria in cui ricorre il verbo avere e un oggetto diretto che individua una parte del corpo del soggetto:
(51 ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] della sera» 2 ottobre 1997)
Si pensi poi al motivo per cui si hanno frasi con soggetto posposto al verbo (o al predicato), cioè con ordine VS (con le sue varianti: OVS / VOS / VSO) dei costituenti. Le frasi costruite in questo modo indicano a loro ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] , introduce un significato modale, di obbligo o di possibilità (➔ modalità). Lo stesso vale per i casi in cui l’infinito è predicativo dell’oggetto:
(86) Ho i piatti da lavare [= «ho i piatti che devo lavare»] (Calvino, I racconti, p. 16)
(87) Ormai ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] i nomi che riempiono le posizioni argomentali: si vedano i diversi valori di fare in fare una torta (dove è predicativo, nel senso di «preparare, cuocere»), fare l’ingegnere (copulativo, con senso assimilabile a «essere»; su questo valore di fare cfr ...
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predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...
predicabile
predicàbile agg. [nel sign. 1 a, der. di predicare; nel sign. 1 b, dal lat. praedicabĭlis, der. di praedicare nel senso di «celebrare, lodare»; il sign. 2 è dal lat. mediev. praedicabilia, tratto da praedicare nell’accezione assunta...