lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono [...] formula che contenga variabili libere si dice formula aperta, o funzione proposizionale. Si distingue fra logica dei predicati del primo ordine e logica dei predicati del secondo ordine: in quest'ultima sono ammesse anche formule del tipo ∃ P H e ∀ P ...
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logica classica
logica classica con tale locuzione si intende l’insieme delle teorie logiche che derivano dalla tradizione aristotelica (→ sillogismo) e che sono state formalizzate dal linguaggio degli [...] enunciati e dal linguaggio dei predicati. In tal modo si distingue l’insieme delle leggi della tradizione logica, codificate dalla sistematica ottocentesca e novecentesca, da altre teorie logiche nate in seguito, quali la → logica intuizionista, le → ...
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prefisso
prefisso [agg. e s.m. Der. dal part. pass. praefixus del lat. praefigere "prefiggere, mettere prima"] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, la sequenza iniziale dei quantificatori di una formula [...] del calcolo dei predicati scritta in forma normale prenessa (→ prenesso). ◆ [ELT] Nella telefonia a commutazione automatica, gruppo di cifre che viene anteposto alle cifre corrispondenti a un utente per identificare la località di residenza di questo ...
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. Nel suo significato più proprio è la dottrina gnoseologica e metafisica della scolastica che, nella questione degli universali, cercava di mediare tra le posizioni estreme del realismo (che asseriva [...] la realtà oggettiva dei predicati universali) e del nominalismo (che li considerava come meri flatus vocis). Per il concettualismo (che s'intende quindi come sia stato propugnato per primo da Abelardo, già scolaro tanto del maestro del nominalismo, ...
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generalizzazione
generalizzazione una delle regole di → inferenza su cui si basa il concetto di deduzione formale nell'ambito di un sistema logico. In particolare, la regola di generalizzazione è presente [...] variabile x vale la proprietà A. Per esempio, si consideri in N il predicato P «essere un numero primo» e il predicato Q «essere multiplo di 4». Si consideri poi la forma predicativa vera corrispondente alla frase «se x è un numero primo allora x non ...
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deduzione, regola di
deduzione, regola di locuzione equivalente a regola di → inferenza; indica una regola che permette il passaggio da una formula ben formata (ƒbƒ) a un’altra in una catena di deduzione. [...] cioè la formula A ∧ B, sono regole di deduzione presenti nel calcolo degli enunciati e nel calcolo dei predicati. Nel calcolo dei predicati un esempio di regola di deduzione è la particolarizzazione, che permette di dedurre da una formula in cui una ...
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Logico e matematico statunitense (Augustów, Polonia, 1897 - New York 1954); prof. (1944) all'univ. di New York. Nel 1921 diede la prima dimostrazione della completezza sintattica del calcolo proposizionale [...] e dell'indecidibilità del calcolo dei predicati; poco dopo introdusse, indipendentemente da L. Wittgenstein, il metodo delle tavole di verità per la logica elementare, proponendo inoltre un sistema formale in cui ciascuna variabile potesse assumere ...
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aritmetica, sistema formale per l'
aritmetica, sistema formale per l’ descrizione dell’aritmetica come teoria formale a partire da un sistema di assiomi. Per l’aritmetica si utilizzano innanzitutto i [...] simboli del linguaggio dei predicati. Si aggiungono poi il simbolo 0, i simboli + e ·, rispettivamente per l’addizione e per la moltiplicazione, qui considerate come funzioni di due argomenti, e il simbolo s per la funzione successore. Sono termini ...
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termine denotante
termine denotante in un linguaggio logico, termine che fa riferimento a un oggetto oppure a un individuo esistenti. Non è pertanto denotante un termine quale “l’attuale re d’Italia”. [...] ogni termine è denotante; pertanto, date una proprietà P e una lettera t che rappresenta un termine singolare, dalla scrittura predicativa «la proprietà P vale per il termine t», è possibile dedurre logicamente la proposizione «esiste x tale che la ...
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Concezione epistemologica che tende a formulare concetti e linguaggio di una teoria scientifica nei termini di un’altra teoria considerata più fondamentale. Anche, la tesi secondo cui ogni asserto scientifico [...] potrebbe venir tradotto in termini e predicati osservativi.
Il r. fa il suo ingresso nel pensiero scientifico nel 17° e 18° sec. con il largo impiego del modello meccanicistico, basato sull’ipotesi che tutta la realtà fisica possa essere in ...
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predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...
predicabile
predicàbile agg. [nel sign. 1 a, der. di predicare; nel sign. 1 b, dal lat. praedicabĭlis, der. di praedicare nel senso di «celebrare, lodare»; il sign. 2 è dal lat. mediev. praedicabilia, tratto da praedicare nell’accezione assunta...