Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] della mia. Al posto di migliore e peggiore è possibile anche l’uso delle forme avverbiali meglio e peggio in posizione predicativa: Il suo ultimo film è meglio / peggio dei precedenti. Infine, anche l’avverbio più fa da comparativo suppletivo a molto ...
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Visione artificiale
Pietro Parodi
(Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati, Trieste, Italia)
Vincent Torre
(Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati, Trieste, Italia)
La visione artificiale, [...] anche se la trattazione non corrisponde esattamente né a quella di Huffman né a quella di Clowes. Vengono introdotti quattro predicati booleani
per ogni segmento si(i = 1, ... ,n), tali che λi+ = l se e solo se Si è etichettato +; analogamente ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...]
(50) vedo Maria fumare sul balcone → vedo Maria che fuma sul balcone
Un caso particolare è rappresentato dalle strutture a predicazione secondaria in cui ricorre il verbo avere e un oggetto diretto che individua una parte del corpo del soggetto:
(51 ...
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Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] conclusus della scuola, e in genere della poesia d'a., proprio per merito di D.; il quale più spesso adopera altri predicati equivalenti o costruisce perifrasi con a. o A. + verbo (ad es. ‛ dare ', ‛ fare ', ecc.). Se dunque lo spettro semantico di ...
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inferenza, regola di
inferenza, regola di locuzione equivalente a regola di deduzione o regola di derivazione logica (→ deduzione, regola di); essa designa una regola che permette di passare da una affermazione [...] deduce la verità di C):
Regole di inferenza di introduzione o eliminazione di quantificatori sono presenti anche nel linguaggio
dei predicati:
• eliminazione del quantificatore universale (se è vera ∀xA(x) allora sono vere le forme A(t ) per ogni t ...
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LINGUAGGIO.
Andrea Moro
– Gli sviluppi della linguistica formale e della ricerca in ambito neurobiologico. Bibliografia
Gli sviluppi della linguistica formale e della ricerca in ambito neurobiologico. [...] fine delle strutture frasali comparate e la derivazione della funzione argomentale degli elementi che cooccorrono con i predicati; Rizzi 2009 e Hale, Keyser 2002), la comprensione del formato delle regole computazionali di base (in particolare ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] che media la relazione tra le espressioni di un linguaggio-oggetto e un meta-linguaggio corredato del calcolo dei predicati del primo ordine, del calcolo vero-funzionale, della gamma della quantificazione, di una batteria d'assiomi, di regole d ...
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L'uso di questo termine è larghissimo e perciò ne è vago il significato. Il suo dominio è da principio ristretto alla storia e quindi per fatti s'intendono le azioni umane. Solo nella filosofia moderna [...] dimostrate con operazioni logiche. Da questo si può dedurre il concetto nuovo del fatto: sintesi data e contingente di elementi, o predicati, che si constata ma non si può dedurre. Fatti sono ugualmente le cause e gli effetti, e nessun fatto è tale ...
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NEGAZIONE (fr. négation; sp. negación; ted. Verneinung; ingl. negation)
Guido CALOGERO
Filosofia. - Il latino negatio corrisponde, già nella terminologia logica di Boezio, all'ἀπόϕασις della logica aristotelica, [...] "teologia negativa" può ben procedere via negationis per costruire il concetto della divinità togliendo ogni limitatezza ai predicati definiti del pensiero umano. D'altra parte, la negazione si chiarisce anche implicita all'affermazione stessa, come ...
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notazione
notazione insieme di simboli e convenzioni usati per indicare enti e operazioni matematiche ed, eventualmente, l’ordine di esecuzione del loro calcolo. Oltre che per l’ovvio scopo simbolico-formale, [...] + y si scrive in notazione prefissa (+ (⋅xx)y)). La notazione prefissa è generalmente utilizzata nel linguaggio dei predicati: il simbolo del predicato è posto prima degli argomenti a cui si riferisce. È inoltre usata nel linguaggio di programmazione ...
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predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...
predicabile
predicàbile agg. [nel sign. 1 a, der. di predicare; nel sign. 1 b, dal lat. praedicabĭlis, der. di praedicare nel senso di «celebrare, lodare»; il sign. 2 è dal lat. mediev. praedicabilia, tratto da praedicare nell’accezione assunta...