RELAZIONE
Guido Calogero
Filosofia. - È uno dei concetti filosofici più problematici e più ricchi di storia. In generale esso designa ogni rapporto collegante, in maniera essenziale o accidentale, due [...] la cui concepibilità era dipendente da una loro relazione con un altro predicato. Questa classificazione aristotelica dei predicati relazionali, accettata poi anche dalla dottrina stoica delle categorie, non vale peraltro a risolvere quel problema ...
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PARTICOLARE
Guido Calogero
. Termine filosofico, contrapposto a "universale)" (v.), e perciò spesso identificato o confuso con altri termini che egualmente si contrappongono a quest'ultimo, come "individuale" [...] aristotelica del giudizio e del sillogismo. Per Aristotele, universale (πρότασις κατὰ παντός) è il giudizio in cui il predicato è posto in relazione, affermativa o negativa, con la totalità degl'individui compresa nel concetto del soggetto (p ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] 1)
a. Mario ha rotto la finestra
b. Luigi ha ferito il fratello
Dal punto di vista dell’➔aspetto i predicati della frase transitiva prototipica denotano una situazione avente un punto finale (oltre il quale l’evento non può continuare; tecnicamente ...
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stringa
stringa sequenza finita di caratteri cioè di simboli appartenenti all’alfabeto di un dato linguaggio formale. Si consideri, per esempio, l’alfabeto costituito unicamente dai due simboli 0 e 1. [...] ecc. Per esempio, la scrittura ∀x∃y(x = y) è una stringa di simboli appartenenti al linguaggio logico dei → predicati. I linguaggi formali comprendono delle regole sintattiche che permettono di identificare, fra tutte le stringhe possibili, quelle ...
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Termine usato nella filosofia aristotelico-scolastica per indicare una determinazione o qualità che non appartiene all’essenza di un oggetto. Si distingue in a. casuale, se il suo rapporto con l’oggetto [...] sempre in una di queste categorie (Topici, I, 8, 103 b 24-25). Per es. la ‘situazione’, cioè essere in piedi o seduto, si può predicare in modo accidentale: ora sono seduto, ma tra un minuto mi alzerò in piedi. In Aristotele la teoria logica dei ...
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sostituzione
sostituzione operazione mediante la quale al posto di determinati elementi, algebrici o geometrici, ne vengono posti altri in base a regole e a procedimenti ben definiti. Nei vari ambiti [...] ambiti il termine è utilizzato con significati specifici: in particolare, in → crittografia e in logica, nel calcolo dei → predicati, quando in una formula si pone un termine al posto di una variabile.
☐ In combinatoria (→ analisi combinatoria) il ...
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gente [sost.; plur. anche gente]
Antonio Lanci
Sostantivo ad altissima frequenza; ricorre in tutte le opere volgari di Dante. Il plurale, nelle edizioni oggi normalmente seguite, è di solito ‛ genti [...] nel francese antico e nel provenzale. Altra forma di concordanza a senso è quella dell'aggettivo maschile plurale, in funzione di predicato nominale, con il singolare (If IV 44 gente di molto valore / ...'n quel limbo eran sospesi; Pg III 37 State ...
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conseguenza
conseguenza si dice che l’enunciato P è conseguenza logica di un insieme A di enunciati (tipicamente un sistema di assiomi) quando P è dedotta da uno o più enunciati di A. Se la deduzione [...] A. Per il teorema di completezza di Gödel, le due nozioni di conseguenza coincidono nella teoria del primo ordine relativa ai predicati. In essa, quindi, tutto ciò che è deducibile (cioè dimostrabile con regole formali) è vero e tutto ciò che è vero ...
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sillogismo Termine filosofico con cui Aristotele designò la forma fondamentale di argomentazione logica (s. categorico), costituita da tre proposizioni dichiarative connesse in modo tale che dalle prime [...] e conclusione possono essere soltanto delle quattro forme: se S è il termine che fa da soggetto e P quello che fa da predicato, ‘Ogni S è P’ (forma universale affermativa, indicata tradizionalmente con A [S, P]), ‘Ogni S non è P’ (cioè ‘Nessun S è P ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La logica antica
Walter Cavini e Luca Castagnoli (*)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dalla tarda Antichità all’Età Moderna la logica [...] invece è soggetto di entrambe:
I AxC, CxB
II CxA, CxB
III AxC, BxC
dove x sta per “appartiene a” o “si predica di”.
In Analitici Primi I 4-6 Aristotele descrive le tre figure sillogistiche adottando per ognuna una diversa tripla di lettere greche in ...
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predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...
predicabile
predicàbile agg. [nel sign. 1 a, der. di predicare; nel sign. 1 b, dal lat. praedicabĭlis, der. di praedicare nel senso di «celebrare, lodare»; il sign. 2 è dal lat. mediev. praedicabilia, tratto da praedicare nell’accezione assunta...