Chimica
La separazione da una soluzione di una sostanza, sotto forma di solido insolubile, già in essa disciolta o formata a seguito di una reazione chimica; nel primo caso la p. si ottiene modificando [...] di granuli di sabbia che fungono da germi di cristallizzazione e aumentano così la velocità di formazione del precipitato.
Meteorologia
Si dice p. atmosferica una delle fasi della circolazione acquea nell’atmosfera terrestre (le altre sono l ...
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precipitazioneprecipitazióne [Der. del lat. praecipitatio -onis, da praecipitare "precipitare", a sua volta da praeceps -itis "che cade a testa in giù", comp. di prae- "pre-" e caput -itis "capo"] [CHF] [...] Separazione di una sostanza disciolta in un solvente, effettuata rendendo la sostanza poco solubile mediante reagenti chimici oppure ricorrendo a mezzi fisici, quale l'abbassamento di temperatura (p. criologica: ...
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coprecipitazione
coprecipitazióne [Comp. di co- e precipitazione] [CHF] La precipitazione simultanea di due o più componenti da una soluzione. ...
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precipitabileprecipitàbile [agg. Der. di precipitare (→ precipitazione)] [CHF] Di composto, ione, ecc. che, presente in una soluzione, può essere reso insolubile con mezzi chimici o fisici, dopo di [...] che precipita sul fondo del recipiente. ◆ [GFS] Nella meteorologia, di quella parte dell'umidità atmosferica (umidità p. o anche acqua p.) che dà luogo a precipitazioni (grandine, pioggia, neve). ...
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neve
néve [Der. del lat. nix nivis] [GFS] Nella meteorologia, precipitazione atmosferica di ghiaccio in cristalli, generalm. con simmetria esagonale, aggregati in lamine (fiocchi) di piccole dimensioni. [...] con alcole etilico costituisce un mezzo termostatico alla temperatura di circa -78 °C. ◆ [GFS] N. granulosa friabile: precipitazione atmosferica sotto forma di granuli di ghiaccio bianchi e opachi, sferici e conici, con dimensioni di qualche mm; è ...
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Sale d’ammonio complesso, [(NH3)2Cr(SCN)2]NH4•H2O, usato nella precipitazione di basi organiche (ammine secondarie, prolina, istidina, colina ecc.) che formano con il R. composti cristallini; è anche un [...] reattivo del mercurio. È solubile in acqua ma in essa si decompone facilmente, specie a caldo, liberando acido cianidrico ...
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Deposito che si forma sulle pareti metalliche di caldaie, recipienti, condotti ecc., originato dalla precipitazione dei sali disciolti con l’acqua.
Nelle caldaie le i. sono dovute sia all’evaporazione [...] ’acqua), per la limitata solubilità che essi presentano, danno facilmente i.; per il solfato di calcio, poi, la precipitazione può avvenire non soltanto per concentrazione, ma anche perché questo sale ha, al contrario della maggior parte degli altri ...
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Operazione di separazione di particelle solide o di goccioline liquide sospese in un gas, detta anche elettroprecipitazione, o precipitazione elettrostatica o filtrazione elettrica. Si basa sul passaggio [...] del gas attraverso un campo elettrico unidirezionale creato da elettrodi affacciati mantenuti a una elevata differenza di potenziale; è usata per l’abbattimento e l’eventuale recupero delle polveri contenute ...
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salatura
salatura [Atto ed effetto del salare, der. di sale] [CHF] Termine, che rende il ted. Aussalzung, per indicare la precipitazione cui vanno incontro i colloidi idrofili a opera di sali neutri. ...
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Liesegang Raphael Eduard
Liesegang 〈lìisëgan〉 Raphael Eduard [STF] (Erbelfeld 1869 - Homburg 1947) ◆ [CHF] Anelli di L.: fenomeno osservato da L. nel 1896, per il quale la precipitazione di un sale insolubile [...] a partire da ioni dispersi in sostanze colloidali allo stato di gel avviene con formazione di anelli o bande concentriche; non se ne ha ancora una spiegazione soddisfacente ...
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precipitazione
precipitazióne s. f. [dal lat. praecipitatio -onis, der. di praecipitare «precipitare»]. – 1. L’atto del precipitare o cadere, e in senso concr. la cosa stessa che cade. In senso proprio è d’uso limitato ad alcune espressioni...
precipitabile
precipitàbile agg. [der. di precipitare]. – Che può essere fatto precipitare; si dice soprattutto, in chimica, di uno ione, di un composto, ecc. che, presente in soluzione, può essere reso insolubile con mezzi chimici o fisici.