CABANNI (Capanni), Roberto de
Ingeborg Walter
Terzogenito di Raimondo, maestro delle cucine reali, e di Filippa da Catania, balia dei figli di Roberto d'Angiò, nacque a Napoli, con tutta probabilità [...] valore di trenta once d'oro nell'arcidiocesi di Napoli. Lo stesso documento ricorda che egli possedeva già un canonicato con prebenda a Salerno e vari altri benefici nelle diocesi di Napoli e di Nola. Nonostante questa ricca dotazione, alla quale si ...
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BERNARDO di Languissel
Daniel Waley
Nacque probabilmente intorno al 1230 0 poco prima. La sua famiglia era titolare del feudo di Languissel presso Nîmes, dove un suo zio era rettore della cattedrale [...] . Clemente IV lo trattenne alla Curia, gli affidò l'incarico di uditore giudiziario e lo scelse tra cinque pretendenti alla prebenda di Narbonne che già Urbano gli aveva affidato. Verso il 1267 ricevette anche un arcidiaconato nella diocesi di Tolosa ...
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BOCCAPADULI, Francesco Giacinto Ignazio
Georg Lutz
Di nobile famiglia, nacque il 3 apr. 1600 a Roma da Fabrizio, conservatore e priore dei caporioni, e da Clarice Du Blioul. Abbracciò lo stato ecclesiastico, [...] cedere. Nei nove anni della sua attività pastorale istituì un seminario sotto la direzione dei gesuiti, una prebenda teologale e una prebenda di penitenziere.
Il 28 febbr. 1647 fu trasferito da Innocenzo X al vescovato di Città di Castello dove ...
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EBOLI, Tommaso di (Tommaso da Capua, Thomas Capuanus)
Hans Martin Schaller
Nel febbraio 1215 è ricordato come arcivescovo eletto di Napoli. Dato che secondo il diritto canonico l'età minima necessaria [...] del 14 nov. 1245 (Berger, n. 1684), nella quale il pontefice concede al "magister Iohannes de Obulo" (Ebulo) un'altra prebenda per onorare la memoria del cardinale diacono Tommaso di S. Sabina (cioè dell'E.), indicato come zio paterno ("patruxis") di ...
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MALASPINA, Marcello
Riccardo Barotti
Nacque probabilmente a Firenze (non essendo il suo atto di battesimo registrato a Terrarossa) il 10 dic. 1689 da Manfredi di Filattiera, marchese di Terrarossa, [...] camera del granduca Cosimo III. Le condizioni economiche della famiglia tuttavia non dovettero essere molto prospere.
Forse grazie a una prebenda di cui godeva in quanto chierico, il M. riuscì a laurearsi in giurisprudenza a Pisa il 26 apr. 1715. Si ...
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BENEDETTO
Marina Rossi
Era monaco del monastero benedettino di S. Croce in Fonte Avellana, quando nel 1138 - mentre si era ancora nel vivo dello scisma scoppiato nel 1130 - fu eletto vescovo di Foligno. [...] , tanto che senza il suo consenso nessun priore o canonico poteva essere eletto e che a lui spettava il diritto alla prebenda per tutte le volte che egli non mangiasse alla mensa comune.
Questi benefici erano tanto maggiori di quelli in origine ...
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GREGORIO da Montelongo
Maria Pia Alberzoni
Figlio di Lando, nacque probabilmente a Ferentino nei primi anni del XIII secolo, una datazione che sembra meglio corrispondere ai tempi della successiva carriera, [...] di inserirlo nel capitolo della cattedrale di quella città. Non si fa qui cenno al grado ecclesiastico del candidato alla prebenda, sicuramente perché G. aveva allora forse poco più di dieci anni e si accingeva a intraprendere una carriera di studio ...
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DE LELLIS, Simone (Simone da Teramo)
Paolo Cherubini
Nacque a Teramo probabilmente tra il 1383 e il 1388. Forse da identificare con un anonimo canonico abruzzese ricordato nella Chronica del capitolo [...] di Trento (Savini). Per certo sappiamo solo che al 26 luglio 1425 risale un'obbligazione di Martino V per un canonicato e prebenda a Liegi (forse S. Pietro), vacanti in seguito al suo matrimonio, e che una notizia del novembre 1434 ricorda che egli ...
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DIONISI (Dionigi), Filippo Lorenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 9 ag. 1712 (e non nel 1711, come asserito da alcuni biografi), da Giovan Battista e da Anna Perelli, persone "di mediocre [...] lo nominò a soli ventuno anni (il 21 dic. 1733) chierico beneficiato di quella basilica, consentendogli con questa prebenda la continuazione degli studi. Ordinato sacerdote nel 1736, venne nominato suo teologo dal cardinale P. Colonna Pamphili, abate ...
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COCCONATO, Corrado di
Aldo A. Settia
È probabile che si debba identificare il C. con il "Conradus de Cochonato acolitus" ricordato nel 1243 fra i componenti del capitolo di Vercelli; egli avrebbe dunque [...] Bonifacio appunto, e i Bressano di Mondovì. Gli atti capitolari in questo periodo si occupano con una certa frequenza della sua prebenda canonicale di Montilieto, ed è proprio in un documento del 21 febbr. 1260 ad essa relativo, che il C. appare per ...
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prebenda
prebènda s. f. [dal lat. tardo praebenda s. f. (propriam. gerundivo femm. di praebere «offrire, somministrare»)]. – 1. Porzione di beni di un capitolo o di una collegiata, assegnata come dote a un ufficio canonicale; comunem. il termine...
canònico2 (ant. o pop. calònico e calònaco) s. m. [dal lat. tardo (eccles.) canonĭcus sost.: v. la voce prec.] (pl. -ci). – 1. Ecclesiastico che fa parte di un capitolo cattedrale o collegiale. Ad eccezione dei c. regolari, che ricoprono la...