Canonista (Prato 1370 - ivi 1460); uditore di Rota, dal 1451 proposto di Prato, lasciò ricordo di pietà e di mecenatismo; scrisse delle Ricordanze (pubbl. nel 1888) e due opere giuridiche. ...
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Cantante (Prato 1900 - Roma 1981). Debuttò come soprano a Prato nel 1922 e fu subito scritturata da A. Toscanini alla Scala di Milano. Ha percorso in seguito una brillante carriera internazionale, interpretando [...] un vasto repertorio operistico ...
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Pittore e litografo (Prato 1788 - Firenze 1861). Studiò a Prato e Firenze con P. Benvenuti; si dedicò soprattutto alla pittura decorativa e al restauro di antichi dipinti. Affreschi e tele, d'argomento [...] religioso e storico, in molte chiese e palazzi della Toscana ...
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Vescovo di Pistoia e Prato (Firenze 1741 - ivi 1810), fu il maggiore rappresentante del giansenismo italiano. Compiuti gli studî al Collegio romano e all'univ. di Pisa, ordinato sacerdote (1766), visse [...] gianseniste e gallicane. Quando poi Pietro Leopoldo sembrò impersonare il principe "illuminato", R., dal 1780 vescovo di Pistoia e Prato, pensò di poter attuare una serie di radicali riforme per metter fine alla decadenza del clero e all'indifferenza ...
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Letterato (Firenze 1493 - Prato 1543). Fu rappresentante tipico del ceto medio del Rinascimento, gareggiante con l'aristocratico nell'amore del bello e nel pieno godimento della vita. Sue opere principali [...] . Ben poco sappiamo anche delle sue peregrinazioni di questi anni (forse fu a Roma intorno al 1530-31) che lo condussero a Prato (con sicurezza dal 1538) dove, grazie alla sua presenza, ripresero a fiorire le colte e liete adunanze di letterati e di ...
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Storico italiano (Prato 1855 - Firenze 1930), fratello di Ridolfo; direttore degli archivî di stato di Brescia (dal 1887) e di Bologna (dal 1898). Opere principali: La Corsica e Cosimo I de' Medici (1885); [...] Napoleone all'isola d'Elba (1888); Dante, suoi primi cultori, sua gente in Bologna (1918); Dante e Bologna (1921) ...
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Magistrato (n. Prato - m. 1555). Col titolo, creato per lui, di auditore fiscale, fu tra i più stretti collaboratori di Cosimo I nel riordinamento interno dello stato fiorentino. Contribuì alla formulazione [...] di varie leggi, tra cui quella dell'11 marzo 1549 ("legge polverina") per la repressione dei delitti di lesa maestà ...
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Bibliofilo italiano (Prato 1813 - Pistoia 1898), sacerdote, prof. di filosofia e storia ecclesiastica nel seminario di Pistoia. Raccolse una copiosa biblioteca di opere religiose, storiche e filosofiche, [...] che legò a quel seminario, e una preziosa collezione di ritratti incisi (oltre 20.000) che donò (1896) alla Biblioteca nazionale di Firenze ...
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Notaio (Prato 1350 - Firenze 1412); ebbe dalla Signoria di Firenze importanti incarichi. Fu l'ideatore del Ceppo dei poveri, fondato dal suo amico Francesco Datini. Il suo carteggio con Datini (edito nel [...] 1880 da C. Guasti) e le altre lettere sono fonti di notevole importanza ...
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Anarchico italiano (Coiano, Prato, 1869 - penitenziario di Santo Stefano 1901). Tessitore, emigrato in America, ove si legò con gruppi di anarchici, ritornò in patria nel giugno 1900 allo scopo d'uccidere [...] il re Umberto I. Riuscì nell'intento a Monza, il 29 luglio. Condannato all'ergastolo, la versione ufficiale vuole che si sia tolto la vita l'anno dopo nella sua cella ...
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prato
s. m. [lat. pratum] (pl. -i, ant. le prata, le pràtora). – 1. a. In scienza della vegetazione, ogni fitocenosi costituita da specie erbacee (sinon. di prateria). In Italia sono prati naturali quelli che si sviluppano dove gli alberi...
prativo
agg. [der. di prato]. – Di terreno tenuto a prato: pianura, valle p.; terreni p. e seminativi. Meno com., di pianta che cresce nei prati: erbe, fiori prativi.