Archeologo (Caransebeş, Transilvania, 1850 - Haindorf 1924); prof. nell'univ. tedesca di Praga (1886-1923); si dedicò soprattutto ai problemi d'arte greca, mettendo in valore l'aspetto artistico della [...] i vasi firmati e quelli con acclamazioni amatorie (1883); pubblicò una monografia sul ceramista Eufronio (1879), altre sulla scultura prassitelica (1898) e sul rococò antico; postumi sono stati pubblicati altri suoi studî sulla pittura pompeiana. ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.). Tra i massimi artisti della classicità, le sue opere vennero replicate in numerosissime copie e lodate dagli autori antichi. Enorme è stata la sua influenza in tutte [...] completa nudità, in atto di deporre il chitone per il bagno. P. trattò più volte questo tema di Afrodite, e di gusto prassitelico ci appare l'Afrodite nota da una copia di Arles, opera certo di un periodo antecedente alla Cnidia (360 circa e formante ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] neoclassico di una Grecia apollinea, la cui fisionomia spirituale si sarebbe esaltata nella statuaria fidiaca e prassitelica, veniva ripreso, ma non in un semplice gioco letterario, perché nuovi pensieri e nuove condizioni storiche caratterizzavano ...
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prassitelico
prassitèlico agg. (pl. m. -ci). – Relativo a Prassìtele, celebre scultore ateniese del sec. 4° a. C.; che è caratteristico della sua arte, o ne ricorda lo stile, la morbidezza: con un’ombra di p. dolcezza sul viso appena segnato,...
prassiteleo
prassitelèo agg., letter. – Di Prassìtele (lo stesso che prassitèlico): non esiste ricamo che non sia ricamato su qualche canovaccio, e non esiste statua prassitelea se non nel marmo (C. E. Gadda).