MARCHESINI, Giovanni Battista
Alessandra Tarquini
Nacque a Noventa Vicentina il 18 sett. 1868 da Giulia Gregolo, sarta, e da Antonio, scrivano dell'Anagrafe.
Dopo aver frequentato le scuole elementari [...] agli studi sul M. è stato quello di M. Dal Pra, che ha sottolineato il legame della sua filosofia con il pragmatismo e la grande ambiguità del suo sforzo speculativo: quella per cui è possibile pensare alle "finzioni" come a idealità che, se ...
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Ramsey, Frank Plumpton
Filosofo, matematico ed economista inglese (Cambridge 1903 - Londra 1930). Fu precursore della teoria delle decisioni in condizioni di incertezza (Truth and probability, 1926), [...] . Si dedicò allo studio di molteplici discipline – e ne influenzò lo sviluppo – adottando il metodo filosofico del pragmatismo per delineare una teoria della verità e metterla in relazione alla conoscenza e all’approccio soggettivo della probabilità ...
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Filosofo (Nehren, Württemberg, 1852 - Halle 1933), prof. di filosofia nell'univ. di Strasburgo (1877), poi di Halle (1884-1906). Notissima la tesi sostenuta da V. secondo la quale la conoscenza è sostanzialmente [...] a confronto con una realtà oggettiva. Posizione teorica, questa, che si configura, piuttosto che come una forma di pragmatismo, come un estremo esito in senso scettico del kantismo. Notevole il suo ampio commento alla Critica della ragion pura ...
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PRETI, Giulio
Aldo Zanardo
Filosofo italiano, nato a Pavia il 9 ottobre 1911, morto a Djerba (Tunisia) il 28 luglio 1972. È stato professore incaricato di filosofia morale presso l'università di Pavia [...] anche dei limiti, e con attenzione per altre esperienze filosofiche, specialmente per il marxismo e il pragmatismo. Dell'empirismo logico svolge consapevolmente le potenzialità di rinnovamento in senso razionalistico-antimetafisico e scientifico per ...
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Lewis, Clarence Irving
Filosofo e logico statunitense (n. Stoneham, Massachusetts, 1883 - m. 1964). Laureatosi alla Harvard University (1906), insegnò nell’univ. della California (1911-20) e quindi in [...] i suoi studi di logica modale. Sul piano gnoseologico ed epistemologico, L. ha sostenuto una concezione tendente a conciliare pragmatismo e kantismo: i dati dell’esperienza sono organizzati da principi a priori, ma questi (compresi i principi logici ...
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In filosofia, nella sua accezione generale, il termine è stato usato per indicare le varie forme che nella storia del pensiero ha assunto la polemica contro la ragione intesa come facoltà che procede per [...] Novecento, è servito a indicare la filosofia di F.W. Nietzsche, l’intuizionismo di H.-L. Bergson, il pragmatismo, la filosofia dell’azione, l’esistenzialismo e altre forme di reazione all’intellettualismo scientifico e positivistico e al razionalismo ...
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Filosofo, nato ad Arezzo il 9 settembre 1896. Prof. univ. dal 1932, insegna dal 1951 filosofia teoretica a Roma; redattore dell'Enciclopedia Italiana per la filosofia, l'economia e il diritto; redattore [...] contemporanea in Italia, II, Asti. 1958; Inizio di una nuova epoca, Firenze 1961). Altre opere notevoli: Il pragmatismo nella filosofia contemporanea, Firenze 1921; Scienza e filosofia, ivi 1933, 2ª ed. accresciuta 1950; Machiavelli e Guicciardini ...
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Diritto
Teoria giuridica, elaborata in Francia da M. Hauriou e in Italia da S. Romano, che concepisce l’ordinamento giuridico come organizzazione (istituzione), rifiutando la definizione normativista del [...] si sviluppò nei primi decenni del 20° sec. negli Stati Uniti sotto l’influenza di T. Veblen. Ha stretti rapporti col pragmatismo e con l’indirizzo psicologico americano che fa capo a W. James e H.-L. Bergson, e rappresenta una reazione alla scienza ...
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NEOPOSITIVISMO
Paolo FILIASI CARCANO
. Movimento contemporaneo (detto anche positivismo logico o empirismo logico) di metodologia della scienza e di critica della conoscenza, esplicantesi attraverso [...] Stati Uniti d'America, dove esercitarono un forte influsso sul pensiero americano, e subirono a loro volta l'influsso del pragmatismo (anello di congiunzione è stato Ch. Morris). Per la formazione del n. viennese è stato di fondamentale importanza lo ...
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Filosofo, e storico della filosofia, nato a Montecchio Maggiore (Vicenza) il 29 aprile 1914; dal 1951 professore ordinario all'università di Milano, prima di storia della filosofia medioevale, poi (1956) [...] (non "teoricistiche") e l'elaborazione di una posizione originale (trascendentalismo della prassi) che discende dall'incontro del pragmatismo con la filosofia di Marx.
Opere: Traduzioni ed edizioni di Abelardo e di Hume; La storiografia filosofica ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...