Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] emerito della medesima università). Tra i maggiori e più influenti esponenti della filosofia analitica, fu profondamente influenzato sia dal pragmatismo di J. Dewey e C. I. Lewis sia dal neopositivismo, a cui si avvicinò attraverso il contatto con R ...
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Uomo politico inglese (Portsmouth 1912 - Ringmer, East Sussex, 2005). Deputato laburista dal 1945 e membro della direzione del partito dal 1957, fu cancelliere dello Scacchiere (1964-67) e ministro degli [...] (1974-76), nel 1976 successe a Wilson nella carica di leader del Partito laburista e di primo ministro. Il suo pragmatismo non riuscì a venire a capo dei difficili problemi rappresentati dalla questione irlandese e dalla crisi economica, mentre il ...
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Poeta e critico letterario e teatrale ceco (Praga 1889 - ivi 1954). Dopo le prose decadenti degli esordî (Smuteční slavnosti srdcí "Cerimonie funebri dei cuori", 1911), si volse a una poesia segnata da [...] vlna "Onda di fuoco", 1922; Měsíčná noc "Notte di luna", 1927). Come critico all'inizio partecipò di quel pragmatismo e relativismo che ebbe in K. Čapek il maggior rappresentante, per poi dedicarsi a una critica spiccatamente soggettivistica. Tra i ...
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Filosofo tedesco, nato a Düsseldorf il 15 marzo 1922; ha insegnato nelle università di Kiel (1962-69), Saarbrücken (1969-72) e Francoforte sul Meno (1972-92). Nel 1988 gli è stato assegnato il premio internazionale [...] su implicite regole intersoggettive il cui rispetto è la precondizione di ogni discorso significante.
Innestando i motivi pragmatici presenti nella semiotica di Peirce e nella teoria del significato dell'ultimo Wittgenstein su una linea di pensiero ...
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GOODMAN, Nelson
Antonio Rainone
Filosofo della scienza e logico statunitense, nato a Somerville (Massachusetts) il 7 agosto 1906. Dopo aver conseguito il Ph.D. alla Harvard University nel 1941, ha insegnato [...] 67) e alla Harvard University (1968-77).
Tra i maggiori rappresentanti della filosofia statunitense scaturita dall'incontro del pragmatismo con il neoempirismo, G. ha legato il suo nome soprattutto al problema dell'inferenza induttiva, della quale ha ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto coloniale
Luciano Martone
Colonia e madrepatria, sudditi e cittadini
Nelle antiche carte geografiche veniva usata un'espressione particolare per indicare le zone dell'Africa non ancora esplorate [...] , dopo decenni di segregazione, il diritto coloniale nonostante la proclamazione dell'Impero non riuscì a emanciparsi dal suo pragmatismo e a trovare accoglienza come parte del sistema generale del diritto italiano. Nell'ambito di questo tentativo l ...
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Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita [...] sua personalità è data dall'attivismo, dal volontarismo, che lo indusse a farsi divulgatore fra i primi in Italia del pragmatismo, e poi a passare da questa ad altre filosofie, sempre insoddisfatto perché vi cercava il segreto per diventare giudice ...
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VAILATI, Giovanni Battista
Gaspare Polizzi
– Nacque a Crema il 24 aprile 1863 da Vincenzo, di nobile famiglia cremasca risalente al Seicento, e da Teresa Albergoni, anch’ella aristocratica.
Dopo aver [...] articolo su Leonardo (La più recente definizione della matematica, II (1904), pp. 7-10) esprime il suo originale ‘pragmatismo logico’, in sintonia, ma non in diretta dipendenza, rispetto al pragmaticismo logico e semiotico di Peirce, e lo distingue ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] è meglio profilata una politica estera nuova, multilaterale e dialogante, che ha saputo ottenere risultati più con la diplomazia e il pragmatismo che con la forza bellica: in questo senso vanno citati, nel 2015, lo storico disgelo tra USA e Cuba, le ...
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Filosofo (Elmira, New York, 1875 - Williamstown, Victoria, 1944). Appartenne alla corrente dei realisti critici, sviluppando peraltro una metafisica dualistica in cui diviene centrale il problema del rapporto [...] ed etico), approdando a un "realismo personalistico", in polemica contrapposizione con le tesi del naturalismo e del pragmatismo a lui contemporanei. Opere principali: Psychology of religious belief (1907); What is pragmatism (1909); The religious ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...