MALASPINA, Spinetta (Spinetta il Grande di Fosdinovo)
Franca Ragone
Membro di spicco della stirpe feudale della Val di Magra, le cui origini si fanno risalire alla frammentazione del ceppo obertengo [...] , cedeva a Firenze Camporgiano e Castiglione che avrebbe ricevuto immediatamente indietro a titolo di feudo: ragioni di evidente pragmatismo lo spingevano ora, nel naufragio della politica veronese, ad allearsi con Firenze, che del resto pure nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Maria Gerardo Vito
Daniela Parisi
Francesco Vito, originario del casertano, dopo tre lauree conseguite all’Università di Napoli e una decina di anni di specializzazione in Italia e all’estero, [...] di politica economica. Qui Vito sperimentò in modo diretto quello che era echeggiato a Napoli negli anni del dibattito sul pragmatismo. E se la Cattolica voleva essere il centro di formazione di una nuova classe dirigente, allora questo aspetto della ...
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materialismo
Ogni dottrina che consideri la realtà come derivata dalla materia e risolventesi totalmente in essa. Il termine designa nell’uso corrente una teoria filosofica monistica che, nell’interpretare [...] della borghesia al potere, il trionfo della scienza sperimentale, avevano in certo senso esaurito la sua carica pragmatica e rivoluzionaria. La stessa definizione di «m. volgare», usata da Marx, rispecchia tale situazione. Storicamente essa non ...
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DA PONTE (Dal Ponte), Antonio
Mauro Petrecca
Nacque nel 1512 da un maestro Battista (o Giambattista: Magrini, 1845, p. XXXV). II Temanza (1778) lo dice originario di Venezia e fratello di Paolo, ingegnere [...] 1769 di Domenico Cunego.
Il D. non fu una personalità di grande rilievo artistico: le sue costruzioni denunciano il tipico pragmatismo dei proti veneziani del '500. La sua partecipazione, a vario titolo, a molte delle grandi fabbriche del momento, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gaetano Filangieri
Adriano Giannola
Filangieri è una figura di primo piano nell’Europa della seconda metà del Settecento: riceve a più riprese Goethe e intrattiene rapporti con il fior fiore dell’intellettualità [...] , la sua intrinseca filantropia configurano certo un’aspirazione all’universalità in senso neoplatonico. Filangieri non ama il pragmatismo inglese, plaude alla Rivoluzione americana che porta ‘in terra’ la sua utopia. Questa filantropia fu subito ...
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Riforma della territorialità IVA
Rossella Miceli
La riforma della territorialità modifica i criteri di localizzazione delle prestazioni di servizi ai fini IVA, uniformando a livello comunitario la disciplina [...] emerse nel corso del tempo, si sono modificati alcuni principi importanti, al fine di raggiungere con un maggiore pragmatismo gli obiettivi originari dell’imposta sul valore aggiunto.
Note
1 Sulla territorialità del tributo, Lupi, Territorialità del ...
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MORONI, Andrea
Guido Beltramini
– Figlio di Bartolomeo e discendente da almeno tre generazioni di costruttori provenienti dal paese di Albino, a nord est di Bergamo, è documentato per la prima volta [...] , sulla base di un consumato sapere tecnico unito a una buona conoscenza dell’architettura antica e contemporanea. Il pragmatismo che lo rese ricercato dai committenti, tuttavia, costituì anche il suo limite, impedendogli di sviluppare un linguaggio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La semiotica, o semiologia – dal greco sēmêion, “segno” – viene tradizionalmente definita [...] cui i segni si concatenano tra loro), semantica (che riguarda il rapporto dei segni con i loro oggetti o significati) e pragmatica (che si occupa del rapporto tra i segni e i loro interpreti), specificando che negli effettivi processi semiosici i tre ...
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GERMANIA (XVI, p. 667; App. I, p. 650; II, 1, p. 1031; III, 1, p. 729)
Giuliano Bellezza
Daniela Primicerio
Laura Castellucci
Hartmut Ullrich
Luigi Quattrocchi
Eugenia Schneider Equini
Rolf Wedewer
Popolazione. [...] per le tendenze in alcuni paesi vicini, percorsa da un backlash conservatore, sarebbe stato arduo anche per l'alfiere del pragmatismo e dell'efficienza governativa in seno alla SPD, qual è lo Schmidt, ristabilire le quotazioni del suo partito. Per di ...
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Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] alla lettera l'etichetta, assai pubblicizzata, di 'cinema-verità'. La pretesa di oggettività che accompagnava il pragmatismo degli statunitensi già si mescolava alla soggettività degli europei. Si partiva dall'inchiesta per giungere alla 'mia ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...