Crisi della ragione
Aldo Giorgio Gargani
La revisione critica della nozione di razionalità
L’ingresso nel 21° sec. non ha visto l’elaborazione di nuove proposte riguardo a progetti teorici forti di [...] valide. Il processo dell’esplicitazione, del making it explicit, stabilisce la transizione dalla capacità di fare, da una competenza pragmatica, da un know-how, a un sapere, a un know that. Un esempio del primato prassiologico nella concezione della ...
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Epstein, Julius J.
Patrick McGilligan
Sceneggiatore statunitense, nato a New York il 22 agosto 1909 e morto a Los Angeles il 30 dicembre 2000. Negli anni Quaranta, lavorando sotto contratto alla Warner [...] Bros. insieme al fratello gemello Philip G. (m. 1952), si distinse per l'efficienza, il pragmatismo e l'intelligenza, privilegiando l'adattamento di romanzi e testi teatrali alla scrittura di opere originali, esposte agli interventi della censura o ...
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Saggista e moralista (Resina 1887 - Roma 1941). Redattore del quotidiano Il Mondo e, soppresso questo, di altri giornali (fra cui da ultimo il Popolo di Roma), avversò il fascismo (Diario politico, post., [...] dedicò al giornalismo e alla saggistica, impegnandosi inoltre, sul piano filosofico, a sintetizzare le esigenze del pragmatismo e dell'idealismo (Teoria del pragmatismo trascendentale, 1915; Saggi di etica e di filosofia del diritto, 1915) e, dopo la ...
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Storico della logica e filosofo della scienza tedesco (n. Hagen 1928) cittadino statunitense dal 1944. Filosofo dai vasti interessi, R. ha contribuito in modo rilevante alla conoscenza della logica araba [...] for philosophy of science.
Opere
Numerosi i suoi lavori dedicati all'epistemologia nella prospettiva di una possibile conciliazione tra pragmatismo e idealismo in cui si colloca il recupero da parte di R. della teoria della verità come coerenza. Il ...
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GEYMONAT, Ludovico
Livio Sichirollo
Filosofo e matematico, nato a Torino l'11 maggio 1908; professore ordinario di storia della filosofia a Pavia dal 1952, di filosofia della scienza dal 1956 a Milano. [...] (o neo-illuminismo) di G. deriva in parte dal neopositivismo del Circolo di Vienna, accogliendo istanze del pragmatismo e dell'esistenzialismo. La scienza contemporanea e la "crisi dei fondamenti" insegnano a tener conto della dimensione storica ...
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Filosofo e psicologo statunitense (New York 1842 - Chocorua, New Hampshire, 1910), fratello di Henry. Dopo aver studiato negli USA e in Europa, iniziò (1872) la sua carriera come "Instructor in physiology" [...] Socio straniero dei Lincei (1903). J. pose le basi del funzionalismo e fu uno dei principali assertori del pragmatismo, per quanto preferisse chiamare la sua dottrina "empirismo radicale". Opere principali: The principles of psychology (2 voll., 1890 ...
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Interazionismo simbolico
Margherita Ciacci
Introduzione
L'interazionismo simbolico è un orientamento teorico affermatosi nell'ambito della sociologia e della psicologia sociale, soprattutto negli Stati [...] tale attività.In epoca recente è stata avanzata da alcuni studiosi (v. Lewis e Smith, 1980) l'ipotesi che nel pragmatismo convivano due anime: una di stampo 'nominalistico'-soggettivo (quale sarebbe da ravvisare in James, Dewey e Cooley, e poi nello ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
William James è stato definito “il primo pensatore americano con una reputazione europea”. [...] de la crème dell’umanità di Boston”, dirà scherzando – al Metaphysical Club: da questi incontri, che proseguono fino al 1875, nasce il pragmatismo. L’anno di svolta è però il 1872, quando riceve il suo primo incarico a Harvard. Da quel momento la sua ...
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LADD, George Trumbull
Guido Calogero
Filosofo e psicologo americano, nato a Painesville nel 1842, morto a New Haven, Con., nel 1921. Professore di filosofia al Bowdoin College e alla Yale University, [...] 'idealismo nordamericano, che professò sviluppando originalmente la filosofia del Lotze. Empiristico tuttavia, al pari di quello del pragmatismo, era il punto di partenza del suo pensiero, che come quello muoveva da studî di psicologia sperimentale ...
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Ritter, Thelma (propr. Thelma Adele)
Isabella Casabianca
Attrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a New York il 14 febbraio 1905 e morta ivi il 5 febbraio 1969. Il volto arguto e angoloso, [...] eloquente, la lunga linea delle labbra spesso piegate in un sorriso sardonico la resero ideale interprete di un brusco pragmatismo che si traduceva nella battuta pronta e pungente, nei modi burberi, temperati da ironia mista a dolcezza. Prestò la ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...