GENTILE, Marino
Enrico Berti
Nacque a Trieste il 9 maggio 1906, da Attilio, insegnante di lettere e preside, storico della città di Trieste ed esponente del gruppo nazional-liberale Società di Minerva, [...] ultimo M. Heidegger, nonché di M. Horkheimer e di altri critici della filosofia moderna, che avevano individuato nel pragmatismo e nel matematicismo il limite della criticità di quest'ultima. Il G. completò tale interpretazione con i saggi Storicismo ...
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CALDA, Ludovico
Bruno Anatra
Nacque a Parma il 9 luglio 1874 da Giacomo ed Erminia Bosi. Quando il padre, maestro elementare, nel 1887 prese servizio a Licciana (Massa-Carrara), egli aveva già lasciato [...] di Genova, vecchio organo di collegamento, riesumato dai riformisti, per ridare vigore alla loro azione nel Genovesato.
Il pragmatismo del primo decennio si va stemperando in un arido e incolore tecnicismo, in un possibilismo molto lato, che non ...
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MAURO, Domenico
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a San Demetrio Corone, nella Sila greca, in Calabria, il 13 genn. 1812 da Angelo Maria e da Carolina Lopes. Dall’origine albanese della famiglia paterna [...] opinione che, stanca del metodo mazziniano ma tuttora legata ai principî della democrazia, si avvicinava lentamente al pragmatismo cavouriano, al quale in qualche caso poteva anche prestare la propria intraprendenza cospirativa.
Il M., in particolare ...
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MARLIANI, Emanuele
Francesca Di Giuseppe
– Figlio di Giuseppe, milanese, e della spagnola Francisca de Paula Cassens, nacque a Cadice il 13 luglio 1795. Ottenuto un impiego nell’ufficio consegne delle [...] governo nell’organizzazione dello Stato appena unificato.
Ripudiati i giovanili entusiasmi democratici in nome di un più maturo pragmatismo, il M. si dichiarò fautore di un «governo forte» – guidato da «generali d’armata» – che frenasse «l’anarchia ...
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IMPARATO (Imperato), Girolamo
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo pittore napoletano. Si può supporre, però, che essa debba essere posta intorno alla metà del Cinquecento sulla [...] , coevo ridimensionamento della produzione sacra napoletana sotto la "crescente pressione normativa della richiesta devozionale" e di quel "pragmatismo" facente capo al cantiere della certosa di S. Martino (ibid., p. 148). Così, mentre forse è ancora ...
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SANVITALE, Obizzo (
Marina Gazzini
de Sancto Vitale, Obitius, Obizo, Opiço). – Nacque a Parma, forse nel secondo o terzo decennio del XIII secolo, da Guarino di Anselmo Sanvitale e Margherita di Ugo [...] esperto dell’ufficio ecclesiastico, ma anche abile nel gioco degli scacchi, Obizzo appariva dotato di un pragmatismo politico sconfinante nell’opportunismo. «Cum clericis clericus, cum religiosis religiosus, cum laycis laicus, cum militibus miles ...
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Giovanna Cosenza
Eco: dal Medioevo al mondo digitale
L’autore di Apocalittici e integrati è sempre stato un tecnoentusiasta, e fin dal 2001, grazie a lui, sono stati introdotti corsi universitari sui [...] .
■ Trattato di semiotica generale (1975): rielabora in modo sistematico le sue teorie sulla base di un pragmatismo ispirato alle posizioni di Peirce, distinguendo in particolare una semiotica della significazione, studio dei contesti e dei codici ...
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COLAMARINO, Giulio
Silvio Lanaro
Nato a Torre de' Passeri in provincia di Pescara da Giovanni e da Chiara Tonnani il 12 nov. 1883, intraprese la carriera giornalistica come redattore del Messaggero [...] obbligati a ricorrere alle vecchie formule dell'istinto e dell'intuizionismo bergsoniano, dell'attivismo del Blondel e del pragmatismo del James, senza trascurare un piccolo spolvero di Nietzsche" (Corriere padano, 19 marzo 1927).
Dopo l'incidente ...
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filosofia analitica
In senso lato, ogni impostazione metodologica basata su tecniche concettuali che, pur differenziandosi a seconda dei vari campi di applicazione, s’imperniano tutte sull’analisi, concepita [...] di enunciati performativi, ossia di enunciati che non descrivono un atto ma servono a compierlo. Un analogo approccio «pragmatico» al linguaggio è presente nell’opera di Grice, al quale si deve una definizione del significato nei termini delle ...
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STOIA, Agazio
Cristiano Marchegiani
. – Nato a Monopoli nel 1592, «d’anni 25 entrò nella Compagnia» di Gesù il 31 dicembre 1617 (Roma, Archivum Romanum Societatis Iesu, d’ora in poi ARSI, Neap., 178, [...] situazioni concrete, affidato a sua volta alla sagacia di più o meno puri pratici, come il pugliese. Dell’accentuato pragmatismo professionale è segno evidente il fatto che già dai tempi di Provedi fu per lo più disattesa dalla provincia napoletana ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...