L’architettura nell’epoca della sostenibilità
Vittorio Magnago Lampugnani
Un segno distintivo (e un problema centrale) della società contemporanea è la sua frammentazione. L’individualismo dietro cui [...] lasciar misurare e giudicare proprio in base a queste ovvietà.
Questa non è un’arringa a favore di un piatto pragmatismo, né tanto meno un esercizio di stile. Già Eugène-Emmanuel Viollet-le-Duc, nel suo Dictionnaire raisonné de l’architecture ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] , uomo di punta della ala modernizzatrice della nuova classe di governo, mosso da concretezza operativa e da pragmatismo politico, divenne in breve una personalità di assoluta rilevanza nel mondo politico italiano non solo perché si accentravano ...
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Vedi Iran dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Repubblica islamica d’Iran è un’entità politica complessa e unica nel suo genere. Nata nel 1979 a conclusione di un processo rivoluzionario guidato [...] di vite nei confronti di giornalisti e attivisti come un tentativo da parte della fazione radicale di indebolire la fazione pragmatica – facente capo a Hashemi Rafsanjani – di cui è espressione il presidente Rouhani.
Economia
A un anno e mezzo dall ...
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NICOTERA, Giovanni
Marco De Nicolò
NICOTERA, Giovanni. – Nacque a Sambiase (Catanzaro) il 9 settembre 1828 da Felice e da Giuseppina Musolino, originaria di Pizzo e sorella di Benedetto e Pasquale, [...] la Destra proponeva misure ritenute inaccettabili o quando pareva prospettarsi un’iniziativa garibaldina.
Dotato di un forte pragmatismo, allestì una rete di relazioni in grado di raccogliere attorno a sé il disagio delle condizioni del Mezzogiorno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età giolittiana (1901-1914) è caratterizzata dalla democratizzazione del sistema [...] in una moderna liberaldemocrazia, ma – agli occhi di molti osservatori – passi fin troppo cauti, che si risolvono in un riformismo pragmatico del caso per caso, incapace per sua natura di affrontare e di risolvere le questioni di fondo. Ciò che ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] ibid. 1917).
Se, per l'oggetto, la filosofia morale riguarda l'azione ed il comportamento, il D., contro l'unilaterale pragmatismo, ne rivendica la natura e dignità teoretica, in quanto riflessione e metodo di pensiero, che si collocano a livello più ...
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PALLAVICINO, Orazio
Stefano Villani
PALLAVICINO (Pallavicini), Orazio. – Nacque a Genova intorno al 1540, secondo figlio di Tobia (morto nel 1581) e di Battina Spinola (1522-1607).
Il padre era un’importante [...] copia). Se non sembrano esservi dubbi sulla coerenza delle sue azioni dopo la conversione al protestantesimo, è significativo del pragmatismo delle sue posizioni che i suoi più stretti amici fossero tutti esponenti della Chiesa alta noti per le loro ...
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CERATO, Domenico
Franco Barbieri
Nato nel 1715, forse il 4 agosto (L. Trissino, Artisti vicentini, ms.presso la Bibl. Bertoliana di Vicenza, Libreria Gonzati 26.5.4/5 [1949-1950]) e probabilmente a [...] C., calmatesi le acque, ritorna, pensionante presso i somaschi, nella sua Vicenza, dove le versatili possibilità del suo pragmatismo gli procurano ancora qualche incarico: la ristrutturazione (1763-1764) del seminario in contra' San Francesco Vecchio ...
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mente, filosofia della
Mario De Caro
La riflessione sulla mente è antica quanto la filosofia, ma è solo nel Novecento che la filosofia della mente si è resa disciplina autonoma. I prodromi della concezione [...] il prodotto di «metodi sperimentali e confusione concettuale». Così, da un’ottica filosofica, John Dewey sviluppa il pragmatismo di James in direzione naturalistica, insistendo sul ruolo dei processi evolutivi nella formazione delle nostre capacità ...
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Leonardo da Vinci
Romain Descendre
Nato il 15 aprile 1452 a Vinci, attivo come pittore a Firenze almeno dal 1472, si trasferisce a Milano presso Ludovico il Moro all’inizio degli anni Ottanta (forse [...] un «astuto programma esecutivo che sembra anticipare il pensiero politico di Machiavelli», ideato con un «raffinato e accorto pragmatismo» in perfetta sintonia con la teoria politica machiavelliana (Pedretti 1978, p. 57; Pedretti 2008, pp. 257-58 ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...