VENEZIA
GGherardo Ortalli
L'età di Federico II coincide con anni di speciale vigore per Venezia. Gli elementi che la caratterizzano sono da tempo consolidati e la statualità veneziana procede nel segno [...] di un forte pragmatismo e di un'empiria che orientano sia le scelte ideologiche che i comportamenti concreti. Siamo in una fase che possiamo far partire dal 1143-1144, quando a fianco del doge appare per la prima volta un consilium sapientium e ...
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Filosofo inglese (Ottensen, Altona, 1864 - Los Angeles 1937), di famiglia oriunda tedesca; prof. al Corpus Christi college di Oxford; quindi (1929) negli USA quale prof. alla Cornell University e all'univ. [...] umana (così come gli altri valori, bellezza, bontà, ecc.), sempre relativa e sempre connessa ai fini dell'uomo. Tipicamente pragmatista l'accento sulla relazione tra vero e utile, anche se S. giudicò sempre improponibile un suo rovesciamento puro e ...
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Croce e Dewey
Brian P. Copenhaver
Le ragioni di un ‘conflitto’
John Dewey e Benedetto Croce morirono nel 1952, a distanza di sei mesi l’uno dall’altro, dopo aver vissuto due vite lunghe durante le quali [...] 1968, pp. 201-27; Douglas 1970; si vedano anche Alexander 1987; Roberts 1995). Per tutti Dewey era un pragmatista e il pragmatismo era quella dottrina epistemologica che individuava «nel successo pratico di una certa tesi il criterio della sua verità ...
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patto generazionale
loc. s.le m. Accordo condiviso tra appartenenti a una stessa generazione o tra generazioni diverse.
• «Un Paese che non riesce a puntare sui giovani, a creare un patto generazionale [...] tra giovani e pensionati e a darsi al merito, al pragmatismo e alla concretezza per uscire dalla crisi, rischia moltissimo». È il warning che Gianfelice Rocca lancia all’Italia. Insieme all’invito a fare «i compiti a casa» che l’Europa ci chiede. Per ...
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Schiller, Ferdinand Canning Scott
Filosofo inglese di famiglia tedesca (Ottensen, Altona, 1864- Los Angeles 1937). Insegnò nel Corpus Christi college di Oxford e quindi (1929) negli Stati Uniti nella [...] come gli altri valori, bellezza, bontà, ecc.), sempre relativa e sempre connessa ai fini perseguiti dall’uomo. Tipicamente pragmatista l’accento sulla relazione tra vero e utile, anche se Sch. giudicò sempre improponibile un suo rovesciamento puro e ...
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MILLS, Charles Wright
Franco Ferrarotti
Sociologo statunitense, nato a Waco, nel Texas, il 28 agosto 1916, morto a New York il 20 marzo 1962. Ha studiato presso l'università del Wisconsin, a Madison, [...] specialmente con H. Gerth che, dagl'iniziali interessi per il pragmatismo e la linguistica, lo induce a studiare M. Weber e la tradizione sociologica dei classici europei. M. è a ragione considerato l'esponente più importante della sociologia critica ...
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Regista cinematografico (Galveston 1895 - Paso Robles, California, 1982). Uno dei più significativi autori del cinema statunitense tra l'apogeo del muto e l'affermazione del sonoro, iniziò l'attività di [...] regista nel 1919. Celebrò nei suoi film i valori tipici di certa ideologia americana come il pragmatismo e l'individualismo, ma con una vocazione umanistica e una solidità linguistica ed espressiva per alcuni aspetti inimitabile. Tra i suoi numerosi ...
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POLO (Πῶλος, Polus)
Guido Calogero
Retore e sofista greco, vissuto fra il sec. V e il IV a. C. Scolaro di Gorgia, è uno dei rappresentanti più caratteristici di quella che può dirsi la seconda generazione [...] della sofistica antica, sempre più incline a dedurre dal generale soggettivismo e pragmatismo dei maestri le estreme conclusioni negative nei riguardi di ogni oggettività etico-giuridica. A noi P. è noto solo attraverso l'ipotiposi che ne dà Platone ...
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Troiano, Paolo Raffaele
Filosofo italiano (Sant’Angelo all’Esca, Avellino, 1863 - Torino 1909). Insegnò filosofia morale nell’univ. di Torino (dal 1902). Al centro della sua riflessione filosofica (da [...] «fenomenismo» o «idealismo fenomenologico»), che fondeva variamente elementi del neokantismo, del positivismo, dell’empiriocriticismo e del pragmatismo, T. poneva il problema delle origini e dei fondamenti della volontà e dell’attività morale. Per T ...
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Kramer, Stanley (propr. Stanley Earl)
Francesco Bolzoni
Produttore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 29 settembre 1913 e morto a Woodland Hills (California) il 19 febbraio 2001. [...] sempre conservare un equilibrio fra l'atteggiamento liberal caratteristico dell'intellettuale newyorkese legato al pragmatismo democratico fiorito negli anni Trenta, e l'attivismo imprenditoriale dell'industriale cinematografico della California ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...