INDUZIONE
Antonio Aliotta
. Logica. - È quel procedimento che dall'osservazione dei casi particolari passa alla legge universale e che è l'inverso della deduzione (v.). Il problema del fondamento dell'induzione [...] , ma come azione efficace, capace di produrre nuove strutture logiche, ha avuto il merito d'insistere il pragmatismo contemporaneo; ma esso, d'altra parte, considerando quell'azione come una manipolazione pratica del mondo dell'esperienza, diretta ...
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POSITIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, usato per la prima volta nella scuola del Saint-Simon, ma messo in circolazione soprattutto da Augusto Comte (v.), che col Cours de philosophie positive [...] spesso mirato a dimostrare la maggior "positività" della loro stessa interpretazione del reale: così, per es., tanto il pragmatismo del James e dello Schiller quanto l'intuizionismo del Bergson e la fenomenologia del Husserl si sono talora definiti ...
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La breve primavera della radio locale
Marcello Lorrai
Fino ai primi anni Settanta in Italia la vicenda della radiofonia – così come quella della televisione – è caratterizzata da un regime di monopolio [...] e di atteggiamenti autocentrati a vantaggio di un unico progetto di comunicazione è per l’epoca del tutto irrituale, e rivelatore di un certo pragmatismo milanese non estraneo alle fortune di Radio popolare e alla sua tenuta sul lungo periodo ...
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L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] romani e se ne servirono43. Gradualmente il mantenimento della purezza delle prime leggi cedette il passo all’approccio più pragmatico, che mirava a permettere l’affrancamento dalla schiavitù, in cambio di una compensazione per il padrone. Nel 331 ...
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Partiti politici e sistemi di partito
Stefano Bartolini
di Stefano Bartolini
Partiti politici e sistemi di partito
Il partito politico moderno
Di partiti si parlava già nel contesto del Senato romano, [...] di interesse autonomi rispetto al partito.
Il partito che emerge da questi sviluppi è per Kirchheimer un partito sempre più pragmatico, affidato all'immagine di massa dei leaders e alla politica dei media, socialmente più eterogeneo e aperto alla ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] della Lega della democrazia, nata a Roma nell'aprile del 1879, un programma nel quale spiccavano riforme di grande pragmatismo a lui già care da tempo, quali in primo luogo il suffragio universale, l'istruzione elementare obbligatoria e gratuita ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] . Quando l'idealismo platonico giunge a orientare la creazione di forme artistiche concrete, esso dà luogo non solo alla pragmatica metodologia di combinare forme tipiche attraverso la selezione di più aspetti ‛belli' di un mondo in parte bello e ...
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PROBABILITÀ
Italo Scardovi
Giorgio Dall'Aglio
Misura della probabilità
di Italo Scardovi
La probabilità come numero reale
Nel parlar comune, 'probabilità' è parola che esprime incertezza, ora per [...] il nostro giudizio trionfale, diventiamo timidi, e cominciamo a scoprire che la nostra fede non va tanto in là. Così la fede pragmatica ha soltanto un certo grado, che, secondo la differenza dell'interesse che vi è in gioco, può essere grande e può ...
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Teoria critica della società
Giuseppe Bedeschi
La fondazione dell'Istituto per la Ricerca Sociale e la prima formulazione della 'teoria critica'
L'Istituto per la Ricerca Sociale fu fondato nel 1922, [...] .
Infatti sia nel moderno positivismo (in tutte le sue varianti), sia nel pragmatismo, la ragione, privata della propria autonomia, diventa un puro e semplice strumento. Nel pragmatismo, soprattutto, le idee, i concetti, le teorie sono solo schemi e ...
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CASSINA, Umberto e Cesare
Paola Proverbio
Imprenditori nel campo dell’arredo, Umberto e Cesare, nacquero a Meda (in provincia di Milano), rispettivamente il 14 marzo 1900 e il 10 febbraio 1909, da [...] della guerra, Umberto continuò ad avere il ruolo guida della società: attento amministratore e programmatore, la gestiva con pragmatismo, mentre Cesare lavorava all’ombra del fratello maggiore.
Solo dopo la guerra in Cesare sarebbe emersa la sua ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...