Cavallotti, Felice Carlo Emanuele
Scrittore e uomo politico (Milano 1842 - Roma 1898). Di estrazione piccolo borghese (il padre era impiegato nell’amministrazione finanziaria del Regno Lombardo-Veneto), [...] radicale. Fiero oppositore di Giolitti, al quale rinfacciava la mancanza di un passato risorgimentale e del quale condannava il pragmatismo, quando Crispi tornò al governo e iniziò la repressione dei Fasci siciliani, si schierò all’opposizione e dopo ...
Leggi Tutto
In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] e più radicalmente delle regole e delle norme morali. K.O. Apel si è particolarmente impegnato a connettere la sua analisi pragmatica del discorso alla nozione morale di responsabilità. L’e. di Apel si basa sulla tesi che tanto la comunità universale ...
Leggi Tutto
Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la f. integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume [...] i motivi formali di credibilità: si pensi, per es., alla f. fondata su esigenze di ragion pratica (dal kantismo al pragmatismo), o su un senso squisitamente umano di caducità e limitatezza che fa sentire l’anima soggetta a una realtà totalmente altra ...
Leggi Tutto
Politico statunitense (n. Honolulu 1961). Esponente del Partito democratico, è stato eletto nel novembre 2008 presidente degli Stati Uniti d'America e rieletto nel novembre 2012. Nel 2009 gli è stato conferito [...] è meglio profilata una politica estera nuova, multilaterale e dialogante, che ha saputo ottenere risultati più con la diplomazia e il pragmatismo che con la forza bellica: in questo senso vanno citati, nel 2015, lo storico disgelo tra Stati Uniti e ...
Leggi Tutto
Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Origine e impiego [...] in coloro che le ascoltano. Un’interpretazione che invece attenua soltanto il rilievo conoscitivo della m. è rintracciabile nel pragmatismo: W. James sosteneva che l’unico punto di vista pertinente per una valutazione delle diverse m. è quello di ...
Leggi Tutto
SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] considerare neutrali, improponibile la strada di un metodo sociologico che si dissolve nella propria fragilità e di tecniche pragmaticamente buone per tutti gli usi, si presenta oggi l'esigenza di nuove strategie epistemologiche associate a metodi e ...
Leggi Tutto
PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] dell'azione blondeliana, alla critica delle scienze di Poincaré, Mach ecc., all'intuizionismo mistico di Bergson, al pragmatismo di James, al neo-idealismo nelle sue varie accezioni e diramazioni. Ma, eccettuato l'idealismo assoluto italiano ...
Leggi Tutto
Psicologia
Luciano Mecacci
(XXVIII, p. 457; App. III, ii, p. 628; IV, iii, p. 101; V, iv, p. 332)
Il panorama della p. contemporanea è mutato radicalmente nell'arco del 20° secolo. Dal progetto ottocentesco [...] stato al centro del dibattito psicoanalitico contemporaneo, in particolare dopo la trattazione fattane da Kohut (1971). Già proposto dal pragmatismo americano (W. James, G.H. Mead) come luogo di riflessione sulla propria persona, nelle sue relazioni ...
Leggi Tutto
TERRORISMO
Donatella della Porta
Piero Luigi Vigna
(App. IV, III, p. 627)
Del termine t. non esiste una definizione unanimemente accettata (ciò che è ''terrorismo'' per gli uni, può essere ''guerra [...] in modo ambivalente dalla destra ufficiale.
Anche le controparti dei movimenti si sono aperte, in questa fase, a negoziati pragmatici. Finita l'ondata di t., è iniziata una strategia di ''riconciliazione'', mentre si riduceva l'uso della forza nel ...
Leggi Tutto
Filosofia. - È un atto spirituale, il cui valore è soltanto soggettivo, e che invece è affermato come concreto. Quante sono le forme in cui l'attività spirituale si concretizza, tante le forme in cui l'errore [...] chi corregge l'errore proprio od altrui...; non c'è in chi erra, quando erra". Motivo, questo, al quale si avvicina il pragmatismo, con F. C. S. Schiller. Ma se si è soggiunto (Croce), "l'errore preso in sé è inesistente e irreale", bisogna proporsi ...
Leggi Tutto
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...