Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] di G. Preti (1911-1972). In Praxis ed empirismo (1957) Preti svolgeva una serie di argomentazioni tese a coniugare pragmatismo e marxismo, allo scopo sia di mettere fuori gioco il materialismo dialettico che di dare densità storica al neopositivismo ...
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CARABBA, Rocco
Benito Recchilongo
Nacque a Lanciano (Chieti) il 7 ott. 1854 da Florindo e da Colomba Casalanguida, umili artigiani. Avviato al mestiere di tipografo, non ancora ventenne già eseguiva [...] .
Non era dunque una collana unitaria e sistematica, per quanto vi prevalessero due indirizzi di pensiero, il pragmatismo angloamericano e lo spiritualismo contemporaneo francese; anzi, nella sua apertura ad ogni suggestione del momento, rifletteva l ...
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In senso generico, lo studio del metodo su cui deve essere fondata una determinata scienza o disciplina; con senso più concreto, il complesso dei fondamenti teorici sui quali un metodo è costruito. In [...] è stata successivamente estesa, specialmente per l’impulso di pensatori statunitensi impegnati nella conciliazione di neopositivismo e pragmatismo, a un esame della struttura propria di discipline come la psicologia, la sociologia e le altre scienze ...
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Pedagogista, nato a Livorno il 9 gennaio 1907. Laureatosi in filosofia a Pisa, insegnò storia e filosofia nei licei fino al 1938, quando venne escluso dall'insegnamento per effetto delle leggi razziali. [...] York City. Nel contempo studiò e contribuì a far conoscere in Italia il pensiero di Dewey e la pedagogia del pragmatismo (J. Dewey e il pensiero pedagogico contemporaneo negli Stati Uniti, 1951; Il fondamento dell'educazione attiva, 1952; L'ideale ...
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MISES, Richard von
Vito A. BELLEZZA
Matematico e filosofo della scienza, nato a Leopoli il 19 aprile 1883, morto a Boston il 14 luglio 1953. Professore nelle università di Strasburgo (1909), Dresda [...] , Milano 1950), in cui vien dato speciale rilievo ai risultati del "Circolo di Vienna", arricchiti dagli apporti del pragmatismo americano, della scuola svizzera di F. Gonseth e di alcune correnti francesi.
Bibl.: B. Ginzburg, in Philsophical Review ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] , Istituto della Enciclopedia Italiana, XXXIV, Roma 1988, pp. 739-741.
61 Cfr. O. Arcuno, La filosofia dell’azione e il pragmatismo, Firenze 1924.
62 G. Verucci, Idealisti all’Indice. Croce, Gentile e la condanna del Sant’Uffizio, Roma-Bari 2006, pp ...
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MERLONI, Aristide
Ercole Sori
– Nacque il 24 ott. 1897 ad Albacina, presso Fabriano, in una famiglia della «piccolissima» borghesia rurale da Antonio, di fede socialista, ed Ester Stopponi, donna di [...] un evidente senso di responsabilità verso la collettività, in particolare verso quella locale, e la propensione a un pragmatismo capace di superare le rigidezze ideologiche.
Nel primo dopoguerra il M. emigrò in Piemonte, approdando alla fabbrica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il califfato degli Omayyadi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 661-750 la umma è governata da Damasco. La flessibilità [...] in Siria, in cui s’era guadagnato la stima e la fiducia dei suoi amministrati, compresi cristiani e israeliti. Il suo pragmatismo gli consiglia però di rafforzare l’apparato militare, verso il quale non lesina favori e onori al fine di mettersi al ...
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semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] altri suoi testi, ha mostrato l’insufficienza di una s. dei codici e la necessità della sua integrazione con una pragmatica. Ma è stato soprattutto Garroni, in Ricognizione della semiotica (1977), a esaminare le pretese totalizzanti della s. a valere ...
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KOHL, Helmut
Hartmut Ullrich
Uomo politico tedesco, nato a Ludwigshafen (Palatinato) il 3 aprile 1930. Di modesta famiglia cattolica, compì gli studi universitari di legge, scienze politiche e storia. [...] . Dopo il trionfo raccolto alle urne nelle prime elezioni della Germania riunita (2 dicembre 1990) il suo oscillante pragmatismo in materia economica, incapace di resistere alle tentazioni di un facile e improvvisato interventismo, ha favorito il ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...