Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano [...] . L’italiano impiega una serie di interfissi privi di contenuto semantico ma capaci di portare una connotazione pragmatica (per es., omino / omarino, papino / paparino, testina / testolina).
I transfissi, assenti in italiano, sono usati tipicamente ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...] minoranza abbia la possibilità di parlare»):
(11) la minoranza deve poter parlare
ma può avere anche un altro effetto pragmatico: la modalizzazione epistemica di un enunciato deontico (es. 12, interpretabile come «È probabile che il progetto riesca a ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] valle del Reno, Sala Bolognese, Forni.
Giannini, Stefania & Marotta, Giovanna (1989), Fra grammatica e pragmatica. La geminazione consonantica in latino, Pisa, Giardini.
Goldsmith, John A. (1990), Autosegmental and metrical phonology, Oxford ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] ), The acquisition of Irish. A case study, Clevedon, Multilingual Matters.
Savoia, Leonardo M. (1984), Grammatica e pragmatica del linguaggio bambinesco (baby-talk). La comunicazione ritualizzata in alcune culture tradizionali, Bologna, CLUEB.
Snow ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] ), dove il s. è ciò che allude a verità che tuttavia restano non garantite (P. Ricoeur), fino alla teoria semantico-pragmatica del s. di U. Eco.
Geografia
In cartografia, si chiamano s. quei segni convenzionali usati per rappresentare gli elementi ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] da Morris a partire dal suo Foundations of the theory of signs (1938) della teoria dei s. in sintassi, semantica e pragmatica, intesa come analisi e studio della situazione in cui il s. viene usato, indagine sul rapporto tra s. e interpreti.
Tra ...
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LINGUAGGI SETTORIALI
Claudio Giovanardi
Con l. s. s'intende una varietà funzionale della lingua comune utilizzata da determinati gruppi socioprofessionali per esprimere e comunicare contenuti, nozioni, [...] e di collegamenti interfrasali ricorrenti, meccanismi di anafora e di parafrasi. Non va infine sottaciuta la prospettiva pragmatica che guida sovente la produzione di un testo settoriale. Il linguaggio usato mira al conseguimento di determinati fini ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] vasto insieme di principi generali. Tra questi, occorre riconoscere anzitutto un principio di carattere conversazionale (➔ conversazione; ➔ pragmatica), il principio di cooperazione (fissato da Grice 1975). Tale principio si articola in un insieme di ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] attraverso un uso intenso di ciò che Tasso avrebbe deliberatamente negato ai Dialoghi ai fini di una prosa ‘naturale’ e pragmatica e di ciò che costituì la pietra dello scandalo per l’ottica cruscante, ovvero di tutte quelle tecniche che di nuovo ...
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Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] di inversione dell’ordine degli argomenti nucleari. La diversa distribuzione degli argomenti ne riflette la natura pragmatica: il tema è in posizione iniziale (preverbale) se codifica informazione data (➔ dato/nuovo, struttura), in posizione ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...