I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] qualcosa ma anche di compiere delle vere e proprie azioni (atti linguistici) coincidenti con l’atto di parola (➔ pragmatica).
La funzione pragmatica è molto evidente nell’imperativo, che permette di dare ordini (1 b.) o concedere permessi (1 c.), ma ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] possibili (un ''parametro'': per es., la testa del sintagma può essere o iniziale o finale).
La seconda spiegazione è pragmatica. Le lingue sono somiglianti, in questa prospettiva, perché servono all'uomo per fare le stesse cose, cioè a compiere gli ...
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Aposiopesi o reticenza (dal gr. aposiṓpēsis, dal verbo aposiōpáō «mi interrompo, taccio»; in latino si traduce reticentia «reticenza») è la figura retorica che consiste nell’improvvisa interruzione di [...] e la chiama praecisio (IV, 41) con un esempio che pone in rilievo proprio il calcolato grado di coscienza retorico-pragmatica:
La reticenza (o aposiopesi) è quando, dette alcune cose, il resto del pensiero che si è cominciato a esprimere si ...
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TIPOLOGIA LINGUISTICA
Alberto M. Mioni
. La t. l. studia le diversità e le similarità tra le lingue al fine di classificarle in "tipi" distinti, caratterizzati da un insieme di omologie formali o sostanziali.
Gli [...] degl'interessi della t. l. alla diacronia (i mutamenti linguistici sarebbero tipologicamente solidali tra loro) e alla pragmatica linguistica (inserimento della t. delle lingue nel più ampio quadro della t. del linguaggio) mostrano come, nella ...
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Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] con il dominio dei motti di spirito e con il dominio dei lapsus. La differenza tra i diversi ambiti è puramente pragmatica (la presenza di un effetto arguto, l’intenzionalità), mentre i fenomeni formali coinvolti – sintattici e semantici – non sono ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] , c’è. In termini molto generali, nell’acquisizione del lessico si riconoscono due tendenze:
(a) le espressioni con valore pragmatico (sì, no; non lo so; la negazione) sono precoci perché permettono la conversazione tra apprendenti e nativi;
(b) l ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] la sfida si faceva umana (da indovino a indovino, poi da uomo a uomo); il contenuto dell’enigma, neutro; la sua pragmatica, via via più innocua. Nacque così, a fianco dell’enigma, la forma del griphos, trappola linguistica per sfide giocose: il suo ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] e attraverso l’uso di marcatori del discorso (➔ segnali discorsivi).
Questi sono di vari tipi e possono avere una funzione pragmatica e/o testuale. Nel primo caso il loro uso è legato alla necessità di tenere sotto controllo lo svolgersi del discorso ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] (6) non ho fatto io questo dolce, l’ho fatto fare
Per questi motivi, la costruzione causativa ha una vocazione pragmatica: all’Esecutore serve per far risaltare il fatto che la propria responsabilità nell’evento è relativamente scarsa (7):
(7) questo ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] me Maria
Un’altra ipotesi (Rohlfs 1971 e 1984) collega la formazione dell’accusativo preposizionale a un’esigenza pragmatica di messa in rilievo. La preposizione nascerebbe in epoca abbastanza remota e non documentata all’interno della categoria dei ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...