DOVARA (Dovaria, Doara, Duera), Buoso da
Ernst Voltmer
Figlio di Girardo "de Clochaferis", fu il principale esponente della nobile famiglia cremonese, con ampie ramificazioni genealogiche e vasti possedimenti, [...] ideologica gli procurò, probabilmente a torto, la fama di traditore (Dante, Inf., XXXII, 115 ss.). Ma nonostante la pragmatica volontà di potere ed espansione il D. finì col naufragare nell'imprevedibile e mutevole gioco delle alleanzé e delle parti ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] , al maneggio di materie finanziarie e di ingegneria, nell'ambito di una pedagogia assolutista - di maniera e pragmatica. Cresciuto al riparo da qualsiasi curiosità intellettuale, sulla base di precise direttive - volte a rafforzare le attitudini ...
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DORIA, Marcantonio
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque attorno al 1570 da Agostino e da Eliana Spinola di Goffredo, primogenito di tre maschi e due femmine: Gian Luta, Giacomo Massimo, Gian Carlo (tutti [...] complicità tra il Prato, il Cebà e il Doria. In effetti, scarna di dati che documentino una partecipazione pragmatica alla vita politica, la personalità del D. andrebbe piuttosto indagata attraverso la riflessione teorica da lui condotta ed affidata ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] nella sede della facoltà di scienze politiche nella quale continuava ad insegnare.
La produzione scientifica e l'attività pragmatica del B. costituiscono un tutto unico che esprime una vocazione "laica" ad operare religiosamente nel mondo. Un ...
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DE MARCO, Carlo
Silvio De Majo
Nacque a Brindisi il 12 nov. 1711 da Carlo e da Anna Booxich (del tutto errata è la data di nascita 1734 riportata da qualche studioso). Rimasto orfano del padre ancor [...] a protagonista, a principale punto di riferimento del movimento, in intransigente antitesi con la politica troppo moderata o pragmatica di ministri anche molto illuminati come D. Caracciolo.
Alla base delle posizioni più intransigenti del D. vi fu ...
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POLENTA, Bernardino da
Enrico Angiolini
POLENTA, Bernardino da. – Nacque verosimilmente a Ravenna nel 1318, figlio di Ostasio (morto nel 1346) e di Lieta di Marchese Argogliosi (morta nel 1352).
Sposò [...] a proporsi in maniera collaborativa nei confronti della Chiesa stessa. Egidio d’Albornoz, nell’ambito della propria politica pragmatica e consapevole dei reali rapporti di forza, acconsentì a sanare le principali pendenze di Bernardino nei confronti ...
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CETEGO, Flavio Rufio Petronio Nicomaco
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Appartenente ad una delle più illustri casate della Roma imperiale, legata da vincoli di parentela con quella degli Anicii, era figlio del senatore Petronio [...] solennemente i tre capitoli. Il C. ed altri esuli, tra cui Cassiodoro, furono tra i principali ispiratori della Pragmatica sanctio pro petitione Vigilii, con la quale Giustiniano, oltre a stabilire il nuovo ordinamento dell'Italia, reintegrava nei ...
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PAGGI, Mario
Luca Polese Remaggi
PAGGI, Mario. – Nacque a Murlo, in provincia di Siena, il 10 febbraio 1902, figlio di Edoardo, medico condotto di origini ebraiche, e da Ines Sadun.
Compì gli studi [...] 1947, con l’intensificazione della guerra fredda in Italia, la prospettiva della terza forza lasciò però il posto all’aggregazione pragmatica dei laici intorno ad Alcide De Gasperi. Lo Stato moderno si trascinò fino al 1949, quando il suo posto fu ...
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CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] ", ma senza nessun approdo, o anche partenza, da una qualsiasi riflessione gnoseologica, come cioè distinzione veramente empirica, pragmatica affermazione del "mestiere dello storico".
Solo se si tien conto di questa fragilità teoretica con cui il C ...
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CONFORTI, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Calvanico (Salerno) il 4 ott. 1804 da Luigi e da Maddalena Montefusco. Il padre, ricco possidente, era lontano parente di quel G. Francesco Conforti che, [...] il quale l'istituto della proprietà privata andava corretto e temperato, non soppresso, ne traeva stimolo ad una concezione più pragmatica dell'economia, ma ne respingeva fermamente metodi e fini.
Come avvocato seppe farsi valere anche a Torino, ma ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...