La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] esplicative. Dall’insistenza sulla fedeltà della traduzione si è passati tuttavia negli ultimi decenni a privilegiare l’efficacia pragmatica del testo, sicché scopo del traduttore sarebbe arrivare a un testo tradotto che provochi nel destinatario gli ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] simultaneità) con cui si susseguono nel tempo i vari turni di parola rimandano a uno scambio che – anche nella sua cornice pragmatica – è impostato proprio come una chiacchierata a più voci.
«Chatti con uno. Parli. E va bene. Ma quando lo conosci ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] accolta è tuttavia fondamentalmente riconducibile all’esistenza di teorie, prospettive e metodi d’indagine diversi.
Dal punto di vista pragmatico, non si nega che i linguaggi settoriali siano varietà diafasiche, ma si colloca al centro il testo o il ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] citazionali indirette (cfr. Calaresu 2004: 26-28), il che rende discutibile ogni valutazione a riguardo.
Un’analisi pragmatica e testuale del fenomeno della riproduzione di discorsi rivela che la dipendenza o indipendenza sintattica del discorso ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] -filologica si estende alla s. della narratività, che fruendo di incontri-scontri con l'estetica della ricezione, la pragmatica del testo, i cultural studies, investe territori limitrofi alla letteratura, come il teatro, il folklore, i mass media ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] dell’altezza tonale per veicolare significati a livello post-lessicale, ossia differenziare il significato e il valore pragmatico delle frasi (➔ pragmatica). Il suo correlato principale è la variazione di F0 o altezza tonale, ma le modificazioni di ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] sfera «lancetta dell’orologio», stortare «torcere» (hai stortato la vite e ora non gira più).
Per la ➔ pragmatica e testualità, i più diffusi fenomeni di organizzazione del testo parlato (frammentarietà, ridondanza, ricorrenza di segnali discorsivi ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] , che deve essere riconosciuto dall’interlocutore e di cui l’illocuzione è un aspetto centrale (➔ illocutivi, tipi): tale condizione pragmatica non si realizza, ad es., nel caso di un’imprecazione emessa come reazione immediata a un dolore.
(b) L ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] delle parti, caratterizzata da un nucleo centrale, propriamente informativo, preceduto e seguito da una cornice pragmatica contenente in apertura l’invocatio, formule allocutive di apertura e informazioni meta-epistolari (per es., rassicurazioni ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] o mentale. Alle riflessioni di C.S. Peirce e di G.H. Mead si può far risalire la prima comparsa di quella teoria pragmatista o comportamentista del s. che, riproposta da C.K. Ogden e I.A. Richards con The meaning of meaning (1923), fatta valere nella ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...