Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] un discorso che non a trasmetterlo fedelmente. Il locutore ricorre alla forma citazionale diretta spesso anche per ragioni pragmatiche, ad es. «per contestualizzare il climax di una narrazione» o «per veicolare aspetti ‘affettivi’ del significato che ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] , magna magna, pigia pigia o di quelle aggettivali zitto zitto, terra terra, papale papale;
(c) le locuzioni pragmatiche sono frasi o sintagmi che non veicolano il proprio significato letterale, agendo piuttosto come «indicatori di atti linguistici ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] nella lingua parlata, che talora alla buona formazione sintattica e alla puntualità lessicale preferisce la funzionalità ➔ pragmatica, vale a dire l’appropriatezza del rapporto tra gli usi linguistici, gli interlocutori e il contesto comunicativo ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] avevo perso ogni speranza, e improvvisamente lui è partito
Alle frasi temporali può essere associata una presupposizione di verità (➔ pragmatica), che si instaura o no a seconda di alcuni parametri (Lombardi Vallauri 2000):
(a) il tempo del verbo: la ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] apriti cielo).
Le ultime formazioni sono particolarmente interessanti in quanto si riallacciano alla sfera, più propriamente pragmatica, dei ➔ segnali discorsivi e dei ➔ convenevoli (piacere di conoscerla, per favore, grazie mille), che costituiscono ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] . Stussi, Lucca, Pacini Fazzi, pp. 257-272.
Giannini, Stefania & Marotta, Giovanna (1989), Fra grammatica e pragmatica. La geminazione consonantica in latino, Pisa, Giardini.
Goldsmith, John A. (1990), Autosegmental and metrical phonology, Oxford ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] anche approssimativo – risponde alla volontà di rivolgersi al pubblico del momento nella sua propria lingua, secondo quella esigenza pragmatica di comunicatività che ha sempre guidato Goldoni.
Goldoni, Carlo (1935-1956), Tutte le opere, a cura di G ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] langue / parole e al concetto di sistema elaborato da Charles Bally) risultava inutilizzabile anche in una prospettiva di pragmatica linguistica, in quanto non graduabile secondo i diversi usi o funzioni della lingua. Per tali difficoltà, nonostante ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] Introduzione all’italiano contemporaneo, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 1º (Le strutture).
Sobrero, Alberto A. (1993b), Pragmatica, in Sobrero 1993a, pp. 403-450.
Sorella, Antonio (1993), La tragedia, in Serianni & Trifone 1993-1994, vol. 1 ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] : come cambia il cambio di codice, in Id. (a cura di), Il dialetto nella conversazione. Ricerche di dialettologia pragmatica, Galatina, Congedo, pp. 31-41.
Trovato, Salvatore C. (1989), Valori e funzioni del sanfratellano nel pastiche linguistico ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...