Ammissibile nella logica della conversazione parlata, in cui l’uso del condizionale invece del congiuntivo trova una sorta di giustificazione pragmatica nel fatto che chi ha posto la domanda intende, in [...] un secondo momento, ricordare all’interlocutor ...
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A questa raccomandazione non v’è nulla da aggiungere, la accogliamo in forza della pragmatica saggezza che esprime. Certo, il participio passato del verbo soccombere non è in uso, così come quello di dirimere [...] e prudere, tanto per fare qualche altro ...
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La linguistica pragmatica ci invita a considerare il testo (e le sue componenti) all’interno di una cornice di realtà, in cui inferenze e presupposizioni, detto e non detto, prossemica e tratti sovrasegmentali [...] giocano una parte importante nel determ ...
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In realtà, il tipo di interrogativa introdotta da chi, detta interrogativa parziale, non ammette risposta sì/no. Pertanto, passando dalla grammatica alla pragmatica, si può supporre che, a chi fa la domanda, [...] possa bastare ricevere la risposta (tipo ...
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La locuzione in uso è tutto a posto e ha una funzione eminentemente pragmatica. Può funzionare sia come rassicurazione rivolta all'interlocutore (Tutto a posto, grazie: ho sistemato il guasto), sia in [...] uno scambio dialogico che parta da un'interrogaz ...
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La grammatica in senso stretto, qui, mostra un punto cieco della comunicazione, per uscire dal quale dobbiamo capire la pragmatica della conversazione, ossia l'efficacia comunicativa degli enunciati in [...] base alle relazioni tra gli interlocutori. In s ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
Termine introdotto dal filosofo C. Morris (pragmatics) per indicare quella parte della semiotica che studia i segni in relazione ai loro utenti, e quindi al contesto e al comportamento segnico e linguistico attraverso cui si realizza il processo...
La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo americano Charles Morris negli anni...