Scrittore politico francese (Cherbourg 1847 - Boulogne-sur-Seine 1922). Allievo all'École Polytechnique, divenne ingegnere civile di ponti e strade, attività alla quale si dedicò dal 1870 al 1892. Ritiratosi [...] cui assolvono, unendo il proletariato e spingendolo alla lotta. Influenzato da Bergson e dal pragmatismo, S. coronò il suo tentativo di interpretazione originale del marxismo, ponendo al vertice dei miti rivoluzionarî lo "sciopero generale", inteso ...
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DEL POLTA, Iacopo
Isabella Innamorati
Nacque a Firenze nel 1473 e acquistò fama nel mondo letterario fiorentino del primo trentennio del Cinquecento con lo pseudonimo di Bientina tratto dal borgo originario [...] : doti che nella tradizione drammatica popolaresca si accompagnavano assai spesso a quelle di autore, ribadendo la tipica vocazione pragmatica del nostro teatro più antico.
Nel 1527 il D. divenne araldo della Repubblica succedendo al Dell'Ottonaio e ...
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PAOLI, Baldassarre
Daniele Edigati
– Nacque a Firenze il 16 dicembre 1811 da Antonio, artigiano, e da Angiola Bianchi, in una famiglia di umili origini.
Studiò all’Università di Pisa e ottenne la laurea [...] .
Fin da questi due scritti, in cui erano molto accentuati i riferimenti giurisprudenziali, si intravidero sia la vena pragmatica che da sempre aveva contraddistinto il diritto e la scienza giuridica toscana, sia la vocazione primaria di Paoli per ...
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GIANNATTASIO, Ugo
Giovanna Zapperi
Nacque a Roma il 2 ag. 1888, da Adolfo ed Emma Mirone. Rimasto presto orfano del padre, il G. passò l'infanzia e l'adolescenza con la madre a Roma, dove frequentò [...] il tratto più tipico del G. nella densità tonale delle scelte cromatiche, come anche nella "logica della compenetrazione dinamica e pragmatica, più che teorica". E, infatti, la pittura del G. è certamente improntata a una grande concretezza che si ...
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Farrow, Mia (propr. Villiers Farrow, Maria de Lourdes)
Attrice cinematografica statunitense, nata a Los Angeles il 9 febbraio 1945. Dotata di un fisico esile, occhi chiari e luminosi, tratti infantili [...] September (1987; Settembre), e la donna simbolo della moderna società occidentale ‒ attraente, sensibile, piena di talento ma anche pragmatica e ambiziosa ‒ in Crimes and misdemeanors (1989; Crimini e misfatti). Dopo Alice (1990), con il quale ha ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] de la nature), una serie di aforismi concernenti i problemi delle scienze sperimentali, l'organizzazione delle ricerche, la concezione pragmatica del sapere che l'Encyclopédie aveva fatto propria; i due "drammi borghesi" Le fils naturel (1757, rappr ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] nella sede della facoltà di scienze politiche nella quale continuava ad insegnare.
La produzione scientifica e l'attività pragmatica del B. costituiscono un tutto unico che esprime una vocazione "laica" ad operare religiosamente nel mondo. Un ...
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GAVOTTI, Lorenzo
Dario Busolini
Nacque a Savona nel 1595, figlio di Girolamo, esponente di una illustre famiglia locale che sarà ascritta al patriziato genovese nel 1626. Avviato alla carriera ecclesiastica, [...] in Alsazia e in Svizzera. Nonostante le impotenti proteste degli Spagnoli di Milano, il G. proseguì in questa pragmatica politica, chiedendo a Roma denaro per orientare i governanti dei Cantoni cattolici in senso favorevole agli interessi della ...
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EINAUDI, Giulio
Gian Carlo Ferretti
Preceduto da Mario e Roberto, nacque a Torino il 2 gennaio 1912 da Luigi e da Ida Pellegrini.
Il padre, autorevole economista, senatore del Regno e proprietario [...] Einaudi dovette perciò fare i conti con condizionamenti e divieti del regime e dovette spesso valersi con pragmatica diplomazia della mediazione del ministro dell’Educazione nazionale Giuseppe Bottai. Ma nonostante qualche compromesso, nell’insieme ...
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DE MARCO, Carlo
Silvio De Majo
Nacque a Brindisi il 12 nov. 1711 da Carlo e da Anna Booxich (del tutto errata è la data di nascita 1734 riportata da qualche studioso). Rimasto orfano del padre ancor [...] a protagonista, a principale punto di riferimento del movimento, in intransigente antitesi con la politica troppo moderata o pragmatica di ministri anche molto illuminati come D. Caracciolo.
Alla base delle posizioni più intransigenti del D. vi fu ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...