«Dio Pierpaolo (...) Pasolini!» sentenziava ai limiti del nuovo millennio una gioviale signora mantovana, notando la macchia fatta dalla nipote sul divano (Turino 2000: 172). Qualche tempo fa, una simile [...] (‘Figa e tu rappresenteresti l'Italia ma porco dio come siamo messi’), per cui ha senso parlare di ‘diade pragmatica’. Calata nello scambio comunicativo, si è detto che la bestemmia rompe una norma. Lo scrivente adotta diversi approcci per introdurre ...
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«Einstein attacks quantum theory»: così titolava il New York Times la mattina del 4 maggio 1935. Il riferimento era ad un articolo in pubblicazione in quegli stessi giorni sulla prestigiosa rivista Physical [...] la strada alla scienza dell'informazione quantistica”. Occorre precisare che, a causa delle limitazioni di natura pragmatica di tutti gli esperimenti condotti finora, sono necessarie una o più assunzioni aggiuntive, estremamente ragionevoli, per ...
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La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] oggi la maggioranza della popolazione israeliana dimostra nei confronti del legame tra istituzioni ed ebraismo. La soluzione pragmatica presa dagli stessi cittadini è la sostanziale separazione volontaria di intere frange di ebrei, non ebrei, laici ...
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Siamo nella sala d’aspetto di uno studio medico, è fine giugno ed entrambe le finestre sono chiuse. Una signora in abito accollato sospira e dice ad alta voce, guardando le finestre: «Fa davvero caldo, [...] mondo e del contesto in cui quella frase è pronunciata (le inferenze che così deriviamo sono dette, in pragmatica, implicature). Ciò avviene perché, tendenzialmente, abbiamo ragione di credere che i partecipanti a una conversazione siano cooperativi ...
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Per una mente pragmatica, chiedersi quanta differenza ci sia tra un luogo rappresentato in una cartina geografica e in un testo letterario potrebbe sembrare ozioso, il tipico problema astruso da umanisti [...] che a furia di stare col naso nei libri hanno perso qualsiasi contatto con la realtà. Invece proprio questa domanda sta alla base di uno dei più importanti spartiacque nella storia dell’archeologia: la ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
Termine introdotto dal filosofo C. Morris (pragmatics) per indicare quella parte della semiotica che studia i segni in relazione ai loro utenti, e quindi al contesto e al comportamento segnico e linguistico attraverso cui si realizza il processo...
La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo americano Charles Morris negli anni...