BALDASSINI, Melchiorre
Piero Craveri
Nacque a Napoli intorno al 1470. Distintosi come avvocato nel foro di Roma, partecipò ai lavori del concilio lateranense V, nel 1512, sotto Giulio II, in qualità [...] di avvocato del concilio. Ivi sostenne l'abrogazione delle disposizioni della pragmatica sanctio di Bourges, presentando inoltre un monitorio, poi adottato dal concilio, contro quei chierici e laici che si fossero ancora attenuti ai principi della ...
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Logica
CChaïm Perelman
di Chaïm Perelman
Logica
sommario: 1. La concezione ‛formale' della logica: lo studio delle verità logiche: a) l'oggetto della logica e la tradizione aristotelica; b) l'antipsicologismo [...] centro di questa concezione non è più la nozione di verità, ma quella di ‛comunicazione'.
b) La pragmatica
Secondo questa nuova impostazione, la pragmatica non è una parte di cui la logica potrebbe, a rigore, fare a meno, limitandosi alla sintassi e ...
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Già tra il 2006 e il 2008, durante la transizione che avrebbe sancito il passaggio di potere da Fidel a Raúl Castro, gli analisti sottolineavano come la maggioranza dei nuovi dirigenti scelti dal Partito [...] comunista cubano facesse parte della ‘nuova guardia’, più giovane e pragmatica.
Seppur non anagraficamente giovane, il nuovo presidente Raúl Castro (80 anni nel 2011) ha inaugurato una fase di riforme economiche, dando il via ad un processo di ...
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(App. III, I, p. 419; IV, I, p. 511)
Il paese, che al momento dell'indipendenza aveva scelto un indirizzo politico ed economico rigidamente socialista, ha assunto, a causa delle difficoltà economiche interne, [...] con la Francia, l'ex potenza coloniale. Sassou-Nguesso si è a lungo destreggiato fra gli ortodossi prosovietici e i pragmatici disposti a liberalizzare l'economia. A complicare i rapporti politici interviene il non sopito contrasto fra le tribù ...
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I vezzeggiativi sono alterati (➔ alterazione) che hanno un significato attenuativo con forte componente affettiva. Attraverso il vezzeggiativo il parlante vuole in genere esprimere la propria vicinanza [...] dell’alterato o dell’atto linguistico in cui questo è usato.
L’effetto vezzeggiativo è connesso con la dimensione pragmatica (cfr. Dressler & Merlini Barbaresi 1994), come mette in evidenza l’esempio seguente (tratto, come tutti i successivi, da ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] della descrizione, e in certa misura anche delle scelte descrittive (cosa nominare e cosa no), che sono governate da principi pragmatici generali, quali la pertinenza o l’adeguatezza allo scopo (cfr. Grice 1993): in teoria non c’è limite al grado ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] ma contro Searle, la nozione di atto comunicativo) e soprattutto come J. Habermas, con la sua idea di una 'pragmatica universale' che assuma la forma di una teoria complessiva dell'agire comunicativo (Habermas 1981), con forti implicazioni etiche e ...
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ACCIO, Lucio (L. Accius)
Red.
Poeta latino nato a Pesaro nel 170 a. C. e morto intorno all'84 a. C. Era di origine servile, scrisse tragedie di cui restano 45 titoli e 700 versi, ed alcune altre di argomento [...] romano (praetextae) Brutus e Decius (seu Aeneadae); inoltre gli Annales, un'operetta in metro sotadeo, Pragmatica, Praxidica o Parerga.
Suo amico e protettore fu D. Giunio Bruto Callaico, la cui stirpe A. celebra nella praetexta Brutus, e, quando il ...
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semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] altri suoi testi, ha mostrato l’insufficienza di una s. dei codici e la necessità della sua integrazione con una pragmatica. Ma è stato soprattutto Garroni, in Ricognizione della semiotica (1977), a esaminare le pretese totalizzanti della s. a valere ...
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Informatico statunitense (n. New York 1957). Senior system programmer dal 1987 al 1999 presso la Pixar, dove ha fornito significativi contributi nel campo degli strumenti hardware e software per l'animazione, [...] con R. Stallman, ha iniziato a operare nel campo del software libero, elaborando una filosofia di azione più pragmatica, in grado di conciliare l'accessibilità ai programmi con le possibilità per le aziende di trarne profitto. Sulla base ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...