Vedi SARDOS dell'anno: 1966 - 1973
SARDOS (Sardus Pater)
A. Gallina
Figlio di Makeris (Eracle libico), è la divinità cui gli antichi (Paus., x, 17) attribuiscono l'occupazione dell'isola di Ichnussa, [...] e frequentato fin in età romana (Ptol., iii, 3, 2). La rappresentazione di S. compare su monete coniate da M. Atio Balbo praetor Sardiniae nel 60 a. C., con leggenda Sardus Pater; il suo capo è coronato di penne, analogamente alla divinità egizia di ...
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NORTHIA
S. de Marinis
Nome latinizzato di una divinità etrusca particolarmente venerata a Volsinii, da dove provengono numerose iscrizioni dedicatorie. Dalle fonti letterarie (Liv., vii, 13; Iuven., [...] termine del destino. L'usanza passò poi anche a Roma, dove, alle idi di settembre, la sacra cerimonia veniva compiuta dal praetor maximus nel tempio di Giove Capitolino. Anche Orazio parla dei clavi trabales (Carm., i, 35, 17 ss.) che fanno parte ...
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ALLOCUZIONE (adlocutĭo, allocutĭo)
D. Mustilli
La parola è adoperata nelle due forme - adiocutio, allocutio - dagli scrittori latini, oltre che come termine grammaticale o retorico (Quint., Inst., 9, [...] per l'adozione di un principe come successore, ecc. (perciò, alcune monete recano l'iscrizione: adlocutio coh. oppure coh. praetor.), o dinanzi all'esercito in campo in occasione dell'arrivo dell'imperatore, dopo fatti d'arme notevoli (in tal caso l ...
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Vedi PRIVERNO dell'anno: 1965 - 1996
PRIVERNO (Privernum)
S. de Marinis
Città del Lazio, di origine Volsca. Virgilio (Aen., vii, 803 ss.; xi, 532 ss.) la dice fondata da Metabo, fratello di Camilla, [...] Liv., ix, 20, 6), istituita nel 318. La città, entrata nell'orbita romana, fu ordinata come praefectura, retta da un praetor urbanus. In un primo tempo rimase senza dubbio civitas sine suffragio; ma non è chiaro se ottenne i pieni diritti prima della ...
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SANT'ANGELO IN FORMIS
A. de Franciscis
Località della Campania dove si trovava il santuario di Diana Tifatina; distava circa tre miglia dall'antica Capua e da questa città vi si giungeva attraverso [...] come un vero e proprio individuo. Degli addetti al servizio del culto ed all' amministrazione conosciamo un praefectus (oppure praetor) i. d. montis Dianae Tifatinae, i magistri fani, un vilicus, una liberta e, forse, anche un aedituus. Sul podio ...
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de minimis non curat praetor
〈de mìnimis ... prètor〉. – Massima latina («il pretore non tiene conto delle cose piccolissime», cioè dei particolari minimi, insignificanti) tuttora in uso, talvolta anche nella forma abbreviata de minimis, per...
propretore
propretóre s. m. [dal lat. propraetor -oris, comp. di pro- «al posto di» e praetor «pretore» (anche pro praetore)]. – Nella Roma repubblicana, il pretore che, dopo aver esercitato per un anno tale carica, veniva destinato al comando...