Pittore (n. Paredes de Nava, Palencia, verso la metà del sec. 15º - m. prima del 1504). Studiò in una bottega di tradizione fiamminga, e passò poi in Italia ove su lui influirono, a Urbino (1477), Piero [...] Gall. Naz. di Urbino, nella Nat. Gall. di Londra e al Louvre). Della sua attività spagnola (dopo il 1483) sono esempio i polittici di s. Domenico e s. Pietro Martire per il convento di S. Tommaso ad Avila (smembrati e, in parte, conservati al Prado). ...
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Pittore (Camerano 1625 - Roma 1713). Allievo di A. Sacchi; si formò studiando soprattutto le opere di Raffaello e dei Carracci. In stretto contatto con G. P. Bellori, che talvolta ne ispirò le composizioni, [...] Ambrogio e Carlo, 1685-90, San Carlo al Corso), intensi ritratti (Maria Maddalena Rospigliosi, Louvre; Andrea Sacchi, Prado; Cardinale Antonio Barberini, Roma, Galleria naz. d'arte antica) e cicli di affreschi celebrativi (Trionfo della Clemenza ...
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Pittore (Siviglia 1618 - ivi 1682). Massimo artista del barocco religioso, nelle sue opere rivelò una ricchezza nella pennellata e una padronanza tecnica notevoli, tutti elementi volti alla costituzione [...] , la Cucina degli angeli (Parigi, Louvre) mostra una maniera pittorica più calda e ricca di effetti chiaroscurali. La Sacra Famiglia del Prado o la Cena di Santa Maria la Blanca a Siviglia risentono ancora dell'influenza di Ribera, ma i SS. Isidoro e ...
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Struth, Thomas. – Fotografo tedesco (n. Geldern, Niederrhein, 1954). Ha studiato fotografia a Düsseldorf con G. Richter, B. e H. Becher. Ha esordito fotografando in bianco e nero città, strade, musei, [...] Metropolitan Museum di New York (2002), al Museum of contemporary art di Los Angeles (2002) e Chicago (2003), al Prado di Madrid (2007). Nel 2010 la Kunsthaus di Zurigo gli ha dedicato l'importante retrospettiva Thomas Struth: Photographs 1978-2010. ...
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Pittore olandese (m. 1567). Citato da Vasari come nativo di Zierikzee (donde proveniva suo padre, anch'egli pittore), imparò l'arte ad Anversa e si formò sotto l'influsso di Quentin Metsys; i suoi quadri [...] del manierismo. I dipinti più noti, che si ritrovano in più repliche con varianti, sono il S. Gerolamo (derivante dall'esemplare düreriano del 1521), i Ricevitori delle imposte (Londra, National Gallery) e il Banchiere con la moglie (Madrid, Prado). ...
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DUPRA, Domenico (Giorgio Domenico)
Alberto Cottino
Nato con ogni probabilità a Torino verso il 1689, si trasferi in gioventù a Roma (1717 c.) a studiare pittura nello studio di F. Trevisani, specializzandosi [...] delle arti, in Miscell. di storia ital., XXX (1893), pp. 165 s.; J.B. Madrazo, Catalogue des tableaux du Musée du Prado, Madrid 1913, p. 155; N. Tarchiani, Ilritratto ital. da Caravaggio a Tiepolo (catal.), Bergamo 1927, p. 18 s; Il Settecento ital ...
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Pittore (Montpellier 1616 - Parigi 1671). Si formò in Italia con N. Poussin, C. Lorenese, A. Sacchi, il Valentin. Tornato in Francia, ebbe grande notorietà per i suoi paesaggi; nel 1648 fu tra i fondatori [...] , Parigi, Louvre); fu abile ed efficace ritrattista. L'eclettismo del suo stile non gli impedì di raggiungere talora una grande intensità pittorica, soprattutto nei ritratti (Autoritratto, Parigi, Louvre; la Regina Cristina a cavallo, Madrid, Prado). ...
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Pittore (Verona 1578 - Roma 1649). Allievo di F. Brusasorci, ebbe inoltre conoscenza della pittura veneziana (fu probabilmente a Venezia tra 1605 e 1610) e bolognese. Tra le prime opere veronesi, gli Angeli [...] . Da Roma inviò a Verona I santi Quaranta (1619 circa, S. Stefano); tra i numerosi dipinti, Fuga in Egitto (Madrid, Prado); S. Pietro liberato dal carcere (Modena, Galleria Estense); Madonna e santi (Roma, S. Salvatore in Lauro); Morte di Cleopatra ...
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AMIGONI (Amiconi), Iacopo
Maria Cristina Pavan Taddei
Le fonti più antiche (Zanetti, Zani) danno questo pittore e incisore nato a Venezia nel 1675. È ormai comunemente accettata invece la sua nascita [...] ; G. Fiocco, La pittura veneziana del '600 e '700, Verona 1929, p. 60-63; F. J. Sanchez Cénton, Catalogo del Museo del Prado, Madrid 1933, p. 711; G. Fiocco, Giambattista Pittoni e Y. A. ad Alessandria d'Egitto, in Rivista di Venezia, XIV (1935), pp ...
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Scrittore, critico d'arte e filosofo (Barcellona 1882 - Villanueva y Geltrú, Barcellona, 1954). Diresse il movimento intellettuale di Catalogna (il cosiddetto "novecentismo"), scrivendo, in catalano, il [...] 1943). Nel campo della critica delle arti figurative, ha scritto: Poussin y el Greco (1922), Tres horas en el Museo del Prado (1923; trad. it. 1948), L'art de Goya (1928), Pablo Picasso (1930), El barroco (1943, trad. it. 1945). Discepolo, in Francia ...
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pradiano
s. m. e agg. Chi o che preferisce indossare abiti o accessori della casa di mode Prada; che si richiama alle sue linee e al suo stile. ◆ Venti modelli di borse, compresa una rivisitazione del vecchio zaino pradiano. Femminile e maschile...
pradismo
s. m. Stilema tipico della casa di mode Prada. ◆ Gli stilisti più celebri non si capacitavano, stava succedendo qualcosa di imprevisto, di sfuggente: e tanto per adattarsi all’aria che tirava, ce ne furono che cominciarono a fare...