La più importante città delle Indie Occidentali, capitale della Repubblica di Cuba. Il suo nome è, più precisamente, S. Cristóbal de la Habana dal nome Habana o Abana che gl'indigeni davano al territorio [...] fuímos y lo que somos, ó la Habana antigua y moderna, Avana 1857; De Arrate, La Habana descripta, Avana 1876; Barras y Prado, La Habana, 1925.
Storia. - Per ordine di Don Diego Velásquez, primo governatore di Cuba, si decise, nel 1515, di fondare un ...
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GALLEGOS, Fernando
José F. Rafols
Pittore, nacque a Salamanca verso il 1440; morì circa il 1507. Tra i suoi numerosi dipinti firmati l'opera più importante è un grande altare nella cattedrale di Zamora, [...] tavole, ora nella collezione Cook a Richmond: quella rappresentante il Giudizio universale può attribuirsi a lui. Nel Museo del Prado a Madrid esistono 6 tavole attribuite a questo pittore personalissimo della scuola ispano-fiamminga.
Bibl.: A. L. M ...
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BRANDO (Brandi), Domenico (Micco)
Antonella Pampalone
Figlio del prospettico e ornatista Gaetano e di Angiola Donadio, nacque a Napoli e fu battezzato il 12 ag. 1684 con i nomi di Martino Domenico Raimondo. [...] - o ad altri paesaggisti ancora sconosciuti alla critica - o viceversa; rare le opere firmate (Stoccarda, Museo; Madrid, Prado): oltre le numerosissime opere in collezioni private si ricordano quelle nella Galleria Harrach di Vienna già citata dal De ...
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Pittore (Cento 1591 - Bologna 1666). Ritenuto uno degli artisti più rappresentativi della fase matura del barocco, la sua abilità tecnica e l'originalità del tocco ebbero notevole influsso sull'evoluzione [...] . Opere. Le opere del primo periodo (1615-20), ma specialmente quelle posteriori al soggiorno veneziano (Susanna: museo del Prado; il summenzionato S. Guglielmo d'Aquitania) hanno un colorito caldo e intenso, effetti di luce e ombra, e rappresentano ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] opere sopra citate. La Cacciata dei mercanti dal tempio del Prado ci offre un primo piano con una natura morta veramente superba un Velázquez in tono minore. Il Concerto, anche del Prado, parimenti sfoggia un senso degli oggetti straordinario pur nel ...
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BERLANGA, San Baudelio de
M. Guardia Pons
Eremo presso Casillas de B. (prov. di Soria, Spagna), edificato nella prima metà del sec. 11° in quella che all'epoca era una zona di frontiera, o terra di [...] .A. Gaya Nuño, El románico en la provincia de Soria, Madrid 1943; E. Lafuente Ferrari, Las primeras pinturas románicas en el Museo del Prado, Clavileño 1, 1950, pp. 52-59; J.A. Gaya Nuño, La pintura románica en Castilla, Madrid 1954; W.W.S. Cook, Las ...
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ARIANNA (᾿Αριάδνη o ᾿Αριάγνη; Ariadne)
G. Cressedi
Figlia di Minosse re di Creta e di Pasifae.
Aiuta Teseo nella sua impresa dandogli il filo che lo guida attraverso il labirinto di Dedalo. È abbandonata [...] a Palazzo Pitti a Firenze, altra al Prado, rilievo al Vaticano). È probabile che, , vestita: statua di Palazzo Pitti: Brunn-Bruckmann, op. cit., 168; statua del Prado: Einzelnaufnahm., 1552 e 4433; rilievo del Vaticano: Katalog, ii, p. 649, tav ...
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Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der W. approdò a esiti di intenso [...] e per l'attenzione data a oggetti tipicamente eychiani. Ma già nella Deposizione dalla croce (1436-37 o 1442 circa, Prado) lo stile di van der W. si afferma nella sua capacità di sviluppare tutte le possibilità espressive e calligrafiche dello stile ...
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La modificazione della città europea
Benedetto Gravagnuolo
Uno scenario in fase di trasformazione
All’alba del nuovo secolo le grandi città d’Europa hanno attuato sistematici programmi di modificazione [...] di bronzo del polacco Igor Mitoraj, che evocano il mito di Icaro in frammenti. Ancora sul fondale del Paseo del Prado svetta la torre della nuova Stazione Ferroviaria di Atocha, a sua volta ristrutturata da Moneo (1992). La novità più strabiliante ...
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Vedi SICELIOTI, Vasi dell'anno: 1973 - 1997
SICELIOTI , Vasi (v. s 1970, p. 716)
F. Giudice
Nuove attribuzioni e il problema dei rapporti tra officine campane e siceliote costituiscono i temi principali [...] l'inizio dell'attività del Gruppo di Dirce (probabilmente a partire dall'inizio del IV sec.), i gruppi dell'Orgia e Prado-Fienga (allo scadere del primo venticinquennio). Nel secondo quarto del IV sec. e nel primo decennio del successivo, egli pone ...
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pradiano
s. m. e agg. Chi o che preferisce indossare abiti o accessori della casa di mode Prada; che si richiama alle sue linee e al suo stile. ◆ Venti modelli di borse, compresa una rivisitazione del vecchio zaino pradiano. Femminile e maschile...
pradismo
s. m. Stilema tipico della casa di mode Prada. ◆ Gli stilisti più celebri non si capacitavano, stava succedendo qualcosa di imprevisto, di sfuggente: e tanto per adattarsi all’aria che tirava, ce ne furono che cominciarono a fare...