Stilista italiano (Prato 1952 - Firenze 1990). Dopo aver frequentato l'Accademia di belle arti a Firenze, si avvicinò al mondo della moda alla metà degli anni Settanta. Nel 1977 presentò la sua prima collezione [...] di prêt-à-portera Parigi; nel 1980 diede vita alla Enrico Coveri S.p.A.; nel 1985 creò la linea giovane You Young. Il filo conduttore dello stile C. è dato dall'uso inconsueto di colori sgargianti. Dopo la sua prematura scomparsa gli è succeduta, ...
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Stilista francese (La Rochelle 1921 - Parigi 1989). Dopo un periodo trascorso negli USA per studiare i metodi moderni di confezione del prêt-à-porter, fondò la sua maison a Parigi nel 1957, caratterizzandosi [...] per la declinazione giovanile data a capi formali e tradizionali come i tailleur o l’abito impero. Alla sua morte, la direzione creativa di stilisti come Angelo Tarlazzi, Michel Klein, Alber Elbaz, Mei Xiao Zhou, Laetitia Hecht ha perpetuato lo stile ...
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Casa di moda fondata a Milano da Gigliola C. (n. 1919 - m. 1969). Il primo atelier venne aperto nel 1945; tra gli anni 1950 e 1960 si conquistò una vasta clientela nell’aristocrazia e nella borghesia [...] internazionale. Dagli anni 1970 la guida della C. è passata a Raffaella Bettinelli (n. 1943), figlia di Gigliola, che ha creato anche una linea di prêt-à-porter e ha caratterizzato l’alta moda con colori e motivi tratti dalla pittura. ...
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Mattiolo, Gai. – Stilista italiano (n. Roma 1968). Dotato di grande estro artistico, da autodidatta ha iniziato la carriera nel 1987 presentando la sua prima collezione prêt-à-porter. Dopo la prima sfilata [...] ha iniziato a disegnare collezioni per donna (prêt-à-porter e haute couture), uomo e bambino. Il suo stile anticonvenzionale, caratterizzato per il colore e lo sfarzo ma anche per una particolare attenzione rivolta ai particolari (soprattutto sono ...
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Stilista italiano (Busto Arsizio 1942 - Milano 1983); dopo gli studi all'istituto d'arte, disegno e moda di Torino, si trasferì a Parigi, dove lavorò come illustratore per riviste. Al rientro in Italia [...] (1962), dapprima lavorò per Krizia come disegnatore di maglieria e poi (1973) aprì una sua azienda disegnando per Mister Fox, Basile e Callaghan. È considerato tra gli iniziatori del prêt-à-porter in Italia. ...
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Céline Marchio francese di pelletteria e (dal 1967) di prêt-à-porter, fondato nel 1945 da Céline e Richard Vipiana a Parigi. Nel 1959 lanciò il mocassino modello Barrette, ornato della caratteristica fibbia. [...] Nel 1971 ottenne dal presidente della Repubblica francese di utilizzare il motivo a catena presente sull'Arc de Triomphe, a Parigi. Dal 1996 fa parte del gruppo LVMH. ...
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Lancetti, Pino. - (propr. Giuseppe) Stilista (Bastia Umbra, Perugia, 1932 - Roma 2007). Nel 1961 inaugurò a Roma un proprio atelier firmando la prima collezione d'alta moda (poi le linee di prêt-à-porter, [...] pelletteria e accessori). Aperto alle suggestioni dell'arte contemporanea, disegnava modelli di grande effetto, spesso arricchiti da intarsi e ricami ...
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Casa di moda nata a Bergamo (1911) come guanteria. Negli anni Settanta, grazie a Nicola Trussardi (1942-1999), acquisì una propria identità con collezioni di prêt-à-porter caratterizzate da un particolare [...] uso della pelle e dei tessuti high-tech ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
I percorsi della moda made in Italy
Andrea Merlotti
Siamo così abituati a pensare alla moda italiana come a un elemento costitutivo dell’identità del nostro Paese, da dimenticarci spesso che essa è, [...] casa, e dopo aver ottenuto un successo mondiale per le sue borsette, nel 1989 iniziò la produzione di linee di prêt-à-porter.
L’affermazione degli stilisti fu segnata anche da un nuovo rapporto con l’industria, grazie alla creazione dei contratti di ...
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pret-a-porter
prêt-à-porter 〈prèet a porté〉 locuz. m., fr. (propr. «pronto per essere indossato»). – Capi di vestiario confezionati in serie in varie taglie, anche su disegno di grandi stilisti, e a costi relativamente bassi: una sfilata,...
fashion victim
loc. s.le m. o f. inv. (scherz.) Chi segue in modo ossessivo la moda e le nuove tendenze. ◆ La fashion victim è invece figlia degli anni Ottanta, del total look e dell’esplosione del culto della griffe. È passiva: subisce la...