Papato e comuni italiani
Laura Baietto
Il mutamento dei rapporti fra papato e Impero durante il regno di Federico II, che dalla collaborazione procedettero verso il conflitto aperto, interferì in maniera [...] , il papa opponeva ora la natura divina del proprio potere e del diritto emanante dalla sua persona. In questo la capacità di gestire e disciplinare i conflitti in ambito giudiziario, al di fuori dalla competizione violenta, dall'altro, laddove ...
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ENGELBERGA (Enghelberga, Angelberga), imperatrice
François Bougard
Figlia del conte di Parma Adalgiso, consorte dell'imperatore Ludovico II, E. fu una delle sovrane più rappresentative dell'epoca carolingia. [...] di un "consortium" che unisse marito e moglie alla testa del potere imperiale non è di per sé originale, ma sembra trovare per vescovo di Vercelli perché Carlo il Grosso concedesse un privilegio giudiziario a S. Salvatore a Brescia; in agosto fu l' ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Rosario Gregorio
Giuseppe Giarrizzo
Storico tra i maggiori del tardo Settecento europeo, impose l’idea – destinata a durare – delle fondazioni normanne della monarchia siculo-napoletana, pur nella storica [...] lo seguiranno.
Era stata finalmente dal re Ruggieri l’autorità giudiziaria costituita in modo in Sicilia, che un tribunale ed furono i baroni ed i nobili.
Né venne la correzione dal potere locale nonostante tra la fine del governo angioino e l’inizio ...
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Magonza (1235), pace di
WWolfgang Stürner
Dall'autunno del 1234 e in seguito all'aperta ribellione di suo figlio Enrico, re di Germania, la situazione tedesca assunse un'importanza centrale agli occhi [...] successivi Federico raggiunse senza alcun dubbio l'acme del suo potere e di certo fu al culmine del suo credito e suoi sostenitori era previsto in ogni caso un procedimento giudiziario minuziosamente regolato, mentre la punizione, a seconda della ...
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BOGINO, Giovanni Battista Lorenzo
Guido Quazza
Nacque a Torino il 21 luglio 1701 da Giovanni Francesco, notaio collegiato e commissario alle ricognizioni, e da Giulia Petronilla Cacciardi. Negli anni [...] , con l'editto del 13 maggio 1759, il sistema giudiziario preesistente, ma aggrava le pene e ordina di pubblicare l espressioni troppo riguardose per la S. Sede, che "avrebbe[ro] potuto passarsi al principio di questo secolo, non che in tempi di ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] e preferì continuare a fare pratica nel settore giudiziario, dove raggiunse la nomina a camerlengo di Comun , ma perdonato sì. Nelle emergenze del momento a Venezia non si poteva andar per il sottile, la patria aveva bisogno di tutti i suoi ...
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Città, Regno di Sicilia, demaniali
Andrea Romano
Le peculiari vicende del Regnum Siciliae rendono opportuna una rapida premessa sulle strutture del Regnum prima del riassetto federiciano. Va avvertito, [...] 52.1; Constitutionum, 1773, p. 108), vero arbitro dell'attività giudiziaria, cui la novella Magister iustitiarius, del 1244, definendolo "iustitiae speculum", affidava un quasi illimitato potere disciplinare su tutti i giudici (Const. I, 42; ibid., p ...
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FOSCARINI, Antonio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 27 ag. 1570, terzogenito di Nicolò di Alvise del ramo di S. Polo, e di Maria Barbarigo di Antonio, sposatisi nel 1556. Dall'unione nacquero altri [...] regole di solidarietà di gruppo che presiedevano il rapporto collettivo di potere fra patrizi". Venezia alimentava anche così il suo mito: un clamoroso errore giudiziario diventava strumento di affermazione della sua mitica giustizia, come ancora un ...
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Giudici, Regno di Sicilia
AAndrea Romano
Con valenza generale si qualifica giudice qualunque soggetto, monocratico o collegiale, dotato del potere e dell'autorità di pronunciare giudizi, pareri e decisioni. [...] dagli homines loci ma non titolari in proprio di alcun potere giurisdizionale), oltre che di nomina regia, erano di durata , I, ivi 1866, passim.
L. Genuardi, L'ordinamento giudiziario in Sicilia sotto la monarchia normanna e sveva (dal 1072 al ...
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GRADENIGO, Vincenzo
Roberto Zago
Secondogenito di Bartolomeo di Francesco, del ramo di S. Lorenzo, e di Pisana di Pietro Morosini dalla Sbarra, nacque a Venezia, nella dimora di famiglia di S. Severo, [...] incarichi consueti, di tipo amministrativo, economico e giudiziario. Fu eletto nel gennaio 1577 alla Quarantia imperatore certo si dimostra contrario, ma c'è da dubitare del suo potere, conclude pessimista il G., perché si vede come "in quel paese ...
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giudiziario
giudiziàrio (ant. giudiciàrio, iudiciàrio) agg. [lat. iudiciarius]. – Che concerne i giudici, i giudizî o più genericam. l’amministrazione della giustizia: la carriera g.; l’attività g.; atti g.; oratoria o eloquenza g., più com....
potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle tre sole facoltà del potere, del conoscere,...