Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Santi Romano
Maurizio Fioravanti
Uno dei massimi giuristi del Novecento. Giuspubblicista, coltivò parimenti i campi del diritto costituzionale e del diritto amministrativo, fornendo contributi decisivi, [...] legislativo superiore a quello ordinario. Il quale non soltanto è un potere supremo, ma è altresì assolutamente insindacabile da ogni altro potere, compreso il giudiziario» (Il diritto pubblico italiano, cit., p. 233). E più avanti ancora: «è da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Bernardo Tanucci
Aurelio Cernigliaro
Nella complessa vicenda del Settecento, Bernardo Tanucci occupa a ragione un ruolo di primo piano. Rivisto il giudizio sostanzialmente negativo di Vincenzo Cuoco [...] palesava appieno il rapporto che Tanucci istituisce fra storia, potere e diritto, inteso soprattutto come fenomeno storico del di codificazione carolino, trasformazione dell’apparato giudiziario e amministrativo, espulsione dei gesuiti, motivazione ...
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CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] presso la facoltà torinese in procedura civile e ordinamento giudiziario per l'anno 1867-1868, scrisse una nuova che si viene affermando nella lotta secolare contro la Chiesa come potere laico e civile che riconosce a tutti gli uomini eguaglianza di ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] . I sovrani spagnoli non consentirono però l’esercizio di tale potere, se non con estrema difficoltà. Anche il S. piemontese, residente a Torino, ebbe potestà giudiziaria, ma particolare importanza vi assunse il diritto di «interinazione», cioè ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pietro Verri
Loredana Garlati
Pochi uomini hanno legato il proprio nome a una città e a un’epoca come Pietro Verri, la cui parabola esistenziale e intellettuale si consuma all’interno della settecentesca [...] su tratto originale ebbe quello di essere ora a servizio del potere ora in opposizione a esso.
La vita
Verri nasce a Milano dell’ignoranza, l’attenzione si sposta sul sistema giudiziario e sulla criminalistica dell’età di mezzo, responsabile, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Politico, organizzatore di cultura e divulgatore, Attilio Brunialti fu uno degli intellettuali più attivi del suo tempo. Attento al dibattito internazionale, eclettico e orientato a una continua mediazione, [...] governo ma, soprattutto, di formare un'opinione pubblica qualificata che gli appariva come «un vero potere, che insieme all’esecutivo, al legislativo, al giudiziario e all’elettorato, determina la qualità, il modo, l’indirizzo, l’azione del governo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Alfredo Rocco
Giuseppe Speciale
Esponente del nazionalismo italiano e suo principale teorico, Alfredo Rocco fu ministro della Giustizia dal 1925 al 1932, periodo durante il quale organizzò la complessa [...] a Palermo nel 1908, insegnò procedura civile e ordinamento giudiziario fino al 1910, quando, vinto il concorso a Padova r.d. del 17 nov. 1938 nr. 1728) per limitare il potere dei giudici a favore di quello dell’esecutivo, sarà proprio uno dei tre ...
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AZZARITI, Gaetano
Fulco Lanchester
Nacque a Napoli il 26 marzo 1881 da Giuseppe e Luisa Fumagalli, ultimo di quattro figli di una famiglia di origine pugliese. Il padre e due dei fratelli percorsero [...] appello di Napoli, l'A. vinse il concorso per uditore giudiziario (1904). Assegnato all'ufficio massimario presso la Corte di cassazione, legge sia dei decreti legislativi da parte del potere esecutivo, perorando la causa della trasformazione interna ...
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FERRARA, Andrea
Carlo Bersani
Nacque a Tursi (Matera) l'11 nov. 1882, da Luigi e Rachele Capitolo. Entrò in magistratura nel 1905. Nel 1908 fu giudice aggiunto presso il tribunale di Matera e dal 1919 [...] 'impiego nell'Istituto internazionale di agricoltura ed il potere di giurisdizione dello Stato italiano, ibid., XXIII (1931), pp. 531-540; Le deliberazioni di esclusione dei soci ed il sindacato giudiziario (nota alla sent. della Cassazione del Regno ...
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Vedi Gibuti dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Gibuti è un paese dell’Africa orientale che, nonostante le piccole dimensioni, occupa una posizione che gli conferisce fondamentale importanza [...] una guerra civile, scatenata dall’estromissione del gruppo al potere, principalmente di origine Afar, a tutto vantaggio di gruppi ’islam è la religione di stato. Sebbene il sistema giudiziario sia basato sul diritto civile francese, la Sharia prevale ...
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giudiziario
giudiziàrio (ant. giudiciàrio, iudiciàrio) agg. [lat. iudiciarius]. – Che concerne i giudici, i giudizî o più genericam. l’amministrazione della giustizia: la carriera g.; l’attività g.; atti g.; oratoria o eloquenza g., più com....
potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle tre sole facoltà del potere, del conoscere,...