Diritto
1. Diritto civile
Nel diritto civile l’e. costituisce una ipotesi di anormalità nella esplicazione dell’autonomia privata e nei relativi regolamenti d’interessi, i quali conseguentemente si presentano [...] poi riconoscibile quando una persona di normale diligenza avrebbe potuto rilevarne la presenza nel corso della conclusione del contratto causale dell’e. (art. 1432 c.c.).
2. E. giudiziario
Introdotto per la prima volta nel c.p.p. con riguardo alla ...
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Chimica, fisica, tecnica
Termine che, con opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema, talvolta con valore soltanto qualitativo, più spesso con una precisa determinazione [...] almeno quattro i modi di distinguere i diversi tipi di potere. Il primo è quello che li differenzia in base al e dalla divisione dei p. (legislativo, esecutivo, giudiziario), affinché questi ultimi si contengano e si controllino reciprocamente ...
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Diritto
Diritto civile
Modo di acquisto della proprietà a titolo originario (art. 923 e s. c.c.). Consiste nella materiale apprensione di una cosa mobile che non sia di proprietà di alcun soggetto (cosiddetta [...] bellica non vi si opponga, l’ordinamento giuridico e il sistema amministrativo-giudiziario dello Stato occupato restano in vigore.
In passato, l’o. bellica poteva concludersi anche con l’annessione del territorio occupato allo Stato occupante, in ...
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Nel diritto pubblico, il d. è la forma più comune dei provvedimenti emessi dalle autorità amministrative. Le diverse categorie di d. si distinguono sia per elementi estrinseci sia per la diversa efficacia [...] , ma anche i regolamenti e taluni atti del potere esecutivo aventi forza di legge vengono emanati in forma provvedimenti a carattere ordinatorio e relativi all’organizzazione del lavoro giudiziario. L’efficacia e l’impugnabilità del d. variano a ...
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Sistema giuridico dei Paesi anglo-americani, sviluppatosi in Inghilterra a partire dal 1066, quando Guglielmo I sconfisse nella battaglia di Hastings gli Anglosassoni.
Nello svilupo di tale sistema ebbe [...] istituzione della House of Lords (1876) si definì un sistema giudiziario su tre livelli di istanze; fu riorganizzato il sistema di essere distinto, modificato o addirittura, eliminato. Tale potere dei giudici è espressione del fatto che nei paesi ...
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Diritto
A. del giudice Soggetto che svolge attività complementari a quelle del giudice nell’esercizio della funzione giurisdizionale. Talvolta si tratta di un professionista che, avendo ricevuto un formale [...] giudiziario. L’a. può dunque essere un organo occasionale e temporaneo dell’ufficio giudiziario, si coniugano quasi sempre i verbi impersonali. I verbi servili (volere, potere, dovere ecc.), se adoperati come tali, prendono l’a. richiesto dal ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] questione vien risolta in varî modi. Secondo il Hünerwadel il potere del monarca è egemonia in una lega di stati constante di Traiano. Adriano poi tentò di organizzare un nuovo regime giudiziario mediante i quattro consulares, che appaiono col nome ...
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GERMANIA (XXXII, p. 667)
Pino FORTINI
Clarice EMILIANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Carlo ANTONI
Ernst RABEL
Il 13 marzo 1938 i territorî della repubblica austriaca [...] testo del 20 maggio 1898, solo qua e là modificato e completato dopo l'avvento al potere del nazionalsocialismo) -, serve come procedura giudiziaria per la soddisfazione eguale, pro rata, di tutti i presenti creditori di un debitore insolvente. Certe ...
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GRAN BRETAGNA (A. T., 47-48, 49-50)
Herbert John FLEURE
Mario SARFATTI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Anna Maria RATTI
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È il nome generico dato alla maggiore [...] del sovrano e la loro discendenza hanno la preferenza di fronte alle figlie. Il re è il capo supremo del potere legislativo, giudiziario ed esecutivo, come pure della Chiesa anglicana, di cui nomina la gerarchia, ma non può modificare le leggi senza ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] più consoli, a seconda degli anni, nominato dal consiglio maggiore, i quali hanno il pieno potere esecutivo, giudiziario e militare. Il potere legislativo è tenuto dall'assemblea generale o parlamento, per le questíoni più importanti; i provvedimenti ...
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giudiziario
giudiziàrio (ant. giudiciàrio, iudiciàrio) agg. [lat. iudiciarius]. – Che concerne i giudici, i giudizî o più genericam. l’amministrazione della giustizia: la carriera g.; l’attività g.; atti g.; oratoria o eloquenza g., più com....
potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle tre sole facoltà del potere, del conoscere,...