ANNESE, Gennaro
Gaspare De Caro
Nacque in Napoli nel 1604, da una "molto ragguardevole" famiglia di origine francese (Donzelli); "di vilissima natione" lo dice invece il Capecelatro, il quale fornisce [...] di tagliare e falsificare monete. Dal procedimento giudiziario istituito contro di lui, dopo essere rimasto fu teatro di una serie di complotti dell'A. per togliere il potere al Guisa e di tentativi del Guisa per sbarazzarsi del suo avversario. ...
Leggi Tutto
DE LAUNAY, Gabriele
Paola Casana Testore
Nacque a Duingt nel Genevese, il 6 ott. 1786 da Luigi Filiberto ed Anna de la Balme, secondogenito di cinque figli. La sua famiglia apparteneva all'antica nobiltà [...] Contegnoso talfiata e trasuperbo, usava dire sé essere grado e potere, più che ministro ... Uomo di prima e sinistra impressione, scontrò più volte con la Reale Udienza, il supremo organo giudiziario dell'isola.
In alcuni casi fu lo stesso ministro ...
Leggi Tutto
FERRARI, Giuseppe Francesco
Paolo Ferrari
Nacque a Lerici (in provincia di La Spezia), il 28 marzo 1865 da Giovanni Battista e Maria Faridone, e a sedici anni, nel 1881, fu allievo della Scuola militare. [...] 1937; membro della commissione speciale per il regolamento giudiziario; presidente della commissione forze armate dal 1937 al il compito di coordinare i lavori di approvazione - non potendosi parlare di vera e propria discussione - dei disegni di ...
Leggi Tutto
GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] 1831 sui Consigli municipali e provinciali, il sistema giudiziario e la commissione per le Finanze, negli anni li invitò a tornare in Francia, in attesa d'una risposta che poteva tardare a lungo. I tre chiesero almeno un'udienza col papa, che ...
Leggi Tutto
ENGELBERGA (Enghelberga, Angelberga), imperatrice
François Bougard
Figlia del conte di Parma Adalgiso, consorte dell'imperatore Ludovico II, E. fu una delle sovrane più rappresentative dell'epoca carolingia. [...] di un "consortium" che unisse marito e moglie alla testa del potere imperiale non è di per sé originale, ma sembra trovare per vescovo di Vercelli perché Carlo il Grosso concedesse un privilegio giudiziario a S. Salvatore a Brescia; in agosto fu l' ...
Leggi Tutto
BOGINO, Giovanni Battista Lorenzo
Guido Quazza
Nacque a Torino il 21 luglio 1701 da Giovanni Francesco, notaio collegiato e commissario alle ricognizioni, e da Giulia Petronilla Cacciardi. Negli anni [...] , con l'editto del 13 maggio 1759, il sistema giudiziario preesistente, ma aggrava le pene e ordina di pubblicare l espressioni troppo riguardose per la S. Sede, che "avrebbe[ro] potuto passarsi al principio di questo secolo, non che in tempi di ...
Leggi Tutto
GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] e preferì continuare a fare pratica nel settore giudiziario, dove raggiunse la nomina a camerlengo di Comun , ma perdonato sì. Nelle emergenze del momento a Venezia non si poteva andar per il sottile, la patria aveva bisogno di tutti i suoi ...
Leggi Tutto
FOSCARINI, Antonio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 27 ag. 1570, terzogenito di Nicolò di Alvise del ramo di S. Polo, e di Maria Barbarigo di Antonio, sposatisi nel 1556. Dall'unione nacquero altri [...] regole di solidarietà di gruppo che presiedevano il rapporto collettivo di potere fra patrizi". Venezia alimentava anche così il suo mito: un clamoroso errore giudiziario diventava strumento di affermazione della sua mitica giustizia, come ancora un ...
Leggi Tutto
GRADENIGO, Vincenzo
Roberto Zago
Secondogenito di Bartolomeo di Francesco, del ramo di S. Lorenzo, e di Pisana di Pietro Morosini dalla Sbarra, nacque a Venezia, nella dimora di famiglia di S. Severo, [...] incarichi consueti, di tipo amministrativo, economico e giudiziario. Fu eletto nel gennaio 1577 alla Quarantia imperatore certo si dimostra contrario, ma c'è da dubitare del suo potere, conclude pessimista il G., perché si vede come "in quel paese ...
Leggi Tutto
CORSINI, Bartolomeo
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Firenze il 9 maggio 1683 da Filippo, marchese di Laiatico, e da Lucrezia Rinuccini, primogenito di una nobile casata, arricchitasi nei secoli aurei [...] "aver qui veruno amico, né persona di confidenza, né di potervelo a mio credere fare, quantunque vi stessi vent'anni" (Cors. avrebbe inoltre consentito di riformare dall'interno lo ordinamento giudiziario. Il Magistrato di commercio ed i consolati di ...
Leggi Tutto
giudiziario
giudiziàrio (ant. giudiciàrio, iudiciàrio) agg. [lat. iudiciarius]. – Che concerne i giudici, i giudizî o più genericam. l’amministrazione della giustizia: la carriera g.; l’attività g.; atti g.; oratoria o eloquenza g., più com....
potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle tre sole facoltà del potere, del conoscere,...