Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] , accusa i giudici di vile e disumano crimine giudiziario in quanto i presunti responsabili della diffusione della peste un illegittimo e sanguinoso processo di usurpazione del potere. La rivoluzione italiana viene al contrario enfaticamente esaltata ...
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DEL GIUDICE, Francesco
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 7 dic. 1647, da Nicolò, principe di Cellamare, e da Ippolita Palagana.
La famiglia Del Giudice era originaria di Genova. Stabilitasi a Napoli [...] un avversario temibile: Giulio Alberoni. Nella sua lotta per il potere e per imporre i suoi ambiziosi progetti, l'Alberoni dovette in Spagna si aprisse contro il D. un procedimento giudiziario e le sue critiche non risparmiarono neppure la sua vita ...
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FABRETTI, Ariodante (Giuseppe Goffredo Ariodante)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Perugia il 1° ott. 1816 da Giuseppe, singolare personaggio di popolano autodidatta originario di Deruta, e da Assunta [...] a Magione, dove il padre ricopriva l'incarico di usciere giudiziario (cursore), rientrò dopo tre anni a Perugia con la sua firma (come segretario) all'atto che decretava la decadenza del potere temporale del papa il 9 febbraio: ne scrisse al padre la ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] 1233, poi, Federico II creò un nuovo strumento giudiziario per la tutela dei diritti locali. La costituzione, promulgata sostava presso una comunità, i componenti di questa potevano rivolgersi direttamente a lui per ottenere giustizia. Tale forma ...
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Callisto III
Michael E. Mallett
Alonso Borja nacque il 31 dicembre 1378 a Torre del Canals presso Játiva (Valenza). Suo padre, Domingo, apparteneva a un ramo cadetto della più importante famiglia di [...] 1442, il Borja ebbe l'incarico di riorganizzare il sistema giudiziario del Regno, divenne presidente del Sacro Consiglio, e fu , ma Alfonso, assai più interessato a consolidare il suo potere in Italia, la impiegò per attaccare Genova. C., che ...
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LEONE, Giovanni
Matteo Truffelli
Nacque a Napoli il 3 nov. 1908 da Mauro, avvocato, e da Maria Gioffredi. Trascorse l'infanzia e il periodo scolastico a Pomigliano d'Arco, dove conseguì la maturità [...] non si limitò alle parti riguardanti l'ordinamento giudiziario e la Corte costituzionale, per le quali fu Fallaci, Intervista con la storia, Milano 1974, pp. 248-272; P. Allum, Potere e società a Napoli nel dopoguerra, Torino 1975, ad ind.; M. De Luca ...
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CONFORTI, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Calvanico (Salerno) il 4 ott. 1804 da Luigi e da Maddalena Montefusco. Il padre, ricco possidente, era lontano parente di quel G. Francesco Conforti che, [...] del 15 maggio e perseguitati come autori di una congiura contro il potere monarchico. Il 20 ag. 1853 il processo si concluse con una il 7 genn. 1870 a Firenze per l'apertura dell'anno giudiziario e l'intervento in Senato del 25 genn. 1873. Ma occorre ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] . I sovrani spagnoli non consentirono però l’esercizio di tale potere, se non con estrema difficoltà. Anche il S. piemontese, residente a Torino, ebbe potestà giudiziaria, ma particolare importanza vi assunse il diritto di «interinazione», cioè ...
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DE RUGGIERO, Ettore
Maria Elefante
Nacque a Napoli il 20 ag. 1839 da Celestino ed Emilia Nudi. Il padre, ricco proprietario, non incolto, assicurò al giovane una buona educazione, che fu, secondo le [...] eloquenza e si cimentò in dispute su temi di carattere giudiziario e storico (Accusa per un omicidio; Giovanni da Procida G. Niebuhr, l'esistenza di un'età di transizione in cui il potere sia stato retto da un dictator, in origine un re con poteri ...
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CAETANI, Michelangelo
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 20 marzo 1804 da Enrico e da Teresa de' Rossi; principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel [...] si affirontassero riforme serie nel campo finanziario e giudiziario, che il papa restasse chiuso "nella crisalide I, Torino 1889, pp. 331 s.) e in quelle sulla fine del potere temporale nel 1870: accenni in M. Montecchi, La Giunta romana ed il ...
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giudiziario
giudiziàrio (ant. giudiciàrio, iudiciàrio) agg. [lat. iudiciarius]. – Che concerne i giudici, i giudizî o più genericam. l’amministrazione della giustizia: la carriera g.; l’attività g.; atti g.; oratoria o eloquenza g., più com....
potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle tre sole facoltà del potere, del conoscere,...